Pier Roberto De Biagi, Nq Rimini-San Marino (www.nqnews.it): L’analisi – L’esposto in tribunale / Gli interrogativi sull’affare Banca Commerciale
Fatti e comportamenti
talvolta quanto
meno sconcertanti, in capo ad
altissimi dirigenti di Banca
Centrale, sono quelli che si colgono
dal documento del Presidente
di Fidens, Barbara Bartolini,
di cui ci siamo occupati
due giorni fa su questa pagina.
Ma, ad una scrupolosa lettura,
qualche tecnico del diritto, anche
di lungo corso, scopre
qualcosa d’altro e di ben più significativa
gravità. Se l’esposto depositato in Tribunale,
che pare ricalcare il documento,
dovesse avere un seguito,
quali reati si potrebbero configurare?
Almeno quattro, si
ipotizza: ingiuria, concussione,
interesse privato in atti
d’ufficio e abuso di autorità. E
per il Codice penale – agli articoli
184, 372, 375 e 376 – ci
stanno tutti. E c’è pure chi si
spinge più in là e argomenta:
“Se le condizioni che hanno
provocato la crisi di Banca
Commerciale si dovessero ulteriormente
aggravare fino a
condurre al concorso dei creditori,
che più semplicemente significa
fallimento, potrebbe
materializzarsi un ulteriore
reato che porta il nome di bancarotta
preferenziale”. Che è
effettivamente previsto all’articolo 213 del Codice Penale
allorché “il debitore che, per
favorire taluno dei creditori,
effettua pagamenti che sono di
pregiudizio agli altri ovvero simula
titoli di prelazione, è punito,
se è aperta la procedura
concorsuale dei creditori
[…]”.
Qualcosa del genere pare
essere successo proprio durante
il commissariamento di
Banca Commerciale con il misterioso
passaggio di un assegno
di circa 1.200.000 euro
dalla banca ad una Finanziaria.
[…]
E sembra essere inoltre
successo – soprattutto – che,
nell’operazione di acquisto di
Banca Commerciale da parte
di Asset Banca, a quest’ultima
sia stato consentito di assumersi
solamente 80 milioni di
titoli “più profittevoli”, mentre
a Banca Commerciale sarebbero
rimasti 60 milioni di finanziamenti
praticamente
non esigibili.
[…]
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