San Marino. Gli sprechi del referendum: 238mila euro buttati nel bidone. L’Informazione di San Marino

San Marino. Gli sprechi del referendum: 238mila euro buttati nel bidone. L’Informazione di San Marino

Angelica Bezziccari – L’Informazione di San Marino: sprechi al
referendum:
nel Bidone non
solo il quorum
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Il cibo consegnato ai seggi in buona parte buttato

Referendum senza esito, tranne che per gli sprechi, questi con il segno più. Dopo la tornata referendaria, sono infatti arrivate diverse segnalazioni di persone che hanno riscontrato svariate anomalie per niente in linea con la spending review tanto annunciata dal governo, che ha speso 238.000 per il referendum. Le consultazioni referendarie si sono svolte nelle scuole della Repubblica, luoghi in cui per tutta la giornata di domenica il riscaldamento era molto alto, pur non essendocene la necessità, visto che non era nemmeno freddo. Per ovviare al problema del troppo caldo, si ricorre al solito stratagemma, quello si spalancare le finestre, pratica divenuta consuetudine ormai in tanti altri luoghi pubblici, in primis l’ospedale di Stato.
Altro problema riscontrato è quello del cibo. A chi lavorava ai seggi sono stati offerti, come sempre, colazione, pranzo e cena. Prassi diversa da quella dei vicini italiani, dove gli scrutatori provvedono da sé a pranzi e cene. La colazione era rimborsata, cioè ci si poteva recare nel bar più vicino e consumare a piacere, per poi attestare con una firma l’avvenuta consumazione. I pasti, forniti da vari ristoranti e catering della Repubblica, comprendevano primo, secondo, contorno e frutta. Ma non c’era un pranzo o cena al sacco per ogni persona presente: i pasti erano molti di più, non si sa perché, visto che il numero esatto dei presenti si sarebbe già dovuto sapere dall’inizio.
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