David Oddone di L’Informazione di San Marino: intervista al giornalista anticamorra Arnaldo Capezzuto “presso alcuni istituti di San Marino si parla casertano” / “Il Titano emerge in diverse inchieste. Il vostro Pelliccioni consapevole della mafiosità dell’investimento dei Casalesi si adopera per dare una mano”
Anche sul Titano si respira un clima di omertà che evidentemente ha permesso alle mafie di espandersi. Tu che hai avuto il coraggio di denunciare e far condannare alcuni esponenti di un clan camorrista, che consigli ti senti di darci? “L’omertà, la convivenza, il mettersi a disposizione sono i campanelli d’allarme che indicano che il sintomo si è trasformato in grave malattia. Bastano pochi particolari per constatare come un ambiente sano si sia contaminato d’illegalità. Ecco in questo contesto penso e credo con forza che i giornali liberi, i libri di denuncia, i media in generale ricoprano un ruolo determinante e di grande responsabilità per coscientizzare l’opinione pubblica, per documentare i fatti e denunciarli senza avere paura. Il muro del silenzio dev’essere infranto costi quel che costi. Parallelamente alle sacrosante indagini dei magistrati deve scorrere l’inchiesta giornalistica libera e coraggiosa che non deve guardare in faccia nessuno. Occorre costringere la classe politica, il livello burocratico, il livello finanziario a serrare le fila ed a far nascere un sussulto d’orgoglio. Non possiamo e non dobbiamo inginocchiarci alla prepotenza, al cinismo, alla violenza delle mafie. Questo è un obbligo professionale e prima ancora da cittadini”.
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Marino di N. Montebelli