San Marino. “Hanno gettato la maschera”.

San Marino. “Hanno gettato la maschera”.

Il silenzio del Segretario di Stato alla Giustizia pesa come un macigno.

Ci si sarebbe aspettati una immediata smentita della notizia di un suo incontro con un giudice superiore avvenuto fuori territorio ed invece ad oggi non si registra alcuna reazione ufficiale. Né dal diretto interessato, né dal Congresso di stato, né dalle forze di maggioranza.

Qualcuno dirà che il regolamento consiliare stabilisce in trenta giorni il termine per rispondere ad una interrogazione, ma non ci si può nascondere dietro ad un cavillo normativo di fronte ad una situazione di gravità inaudita che mette a repentaglio l’immagine e la credibilità delle istituzioni della Repubblica. Il silenzio di questi giorni di fatto conferma che l’incontro c’è stato e ciò rappresenta una questione politica di notevole impatto. In passato, anche nella scorsa legislatura, per molto meno si è gridato allo scandalo e si sono sfiorate crisi di governo. È sufficiente ricordare cosa accadde nel 2007 quando scoppiò la vicenda giudiziaria di Re Nero con gli impropri interessamenti di un Segretario di Stato.

Oggi, ad eccezione della lodevole interrogazione dei sette consiglieri di Libera, tutto tace. Sarà che la nuova era politica si basa principalmente sullo “stile impeccabile”, sul “politicamente corretto” e sul “volemose tutti bene”. Ma francamente così è troppo ed è persino pericoloso, perché dà l’impressione di un

paese anestetizzato, assuefatto, rassegnato, che è pronto a tollerare qualsiasi cosa, perché non crede più a niente e a nessuno. No, così non va proprio bene. Non si può restare passivi davanti alla prova provata del tentativo del Governo e della maggioranza di voler riportare la magistratura sotto il controllo della politica come accadeva negli anni novanta. Non si può consentire che il piano “terra da ceci” di gattiana memoria, venga portato a compimento. Non si può tornare ad un passato caratterizzato da ruberie, traffici e corruzione, senza almeno cercare di contrastarlo con ogni mezzo lecito e democratico. Se mai ve ne fosse stato bisogno, Governo e maggioranza hanno gettato la maschera. Il vero obiettivo della riforma della giustizia voluta dall’attuale Governo e dalla maggioranza che lo sostiene, è la restaurazione, il ritorno a logiche antiche, quando la politica dettava i provvedimenti giudiziari e quando vi era un diffuso senso di impunità che rendeva inattaccabili politici e poteri forti di ogni genere.

Hanno gettato la maschera quei tre consiglieri di Libera (Fabbri, Bevitori e Muratori) che incomprensibilmente (o forse no) hanno deciso di non sottoscrivere  l’interrogazione. Hai voglia, poi, ripetere il mantra delle “mani libere”!

Ora si vedrà se attorno all’atto di coraggio dei sette consiglieri di Libera si creerà una qualche reazione politica. Chissà se qualche componente ragionevole della Dc prenderà le distanze da questo disegno voluto apertamente dal proprio gruppo dirigente.

Chissà se in altri settori della maggioranza si apriranno delle riflessioni.

Chissà se Repubblica Futura sotterrerà una volta per tutte l’ascia di guerra nei confronti di ciò che resta di Libera e supporterà senza se e senza ma questa operazione verità.

Da Rete non ci si può aspettare alcunché. La loro coerenza sta a zero. Le loro battaglie per la legalità e la trasparenza sono ormai ricordo di anni lontani. In nome del potere hanno ormai fatto decine di piroette ed ora stanno compiendo quella definitiva che condurrà Ciavatta e compagni a diventare protagonisti e complici del ritorno al “sistema Gatti”.

Altro che nascondersi dietro alla barzelletta della difesa del paese dagli avvoltoi della finanza, senza aver prodotto uno straccio di prova, ma solo una marea di insinuazioni prive di concretezza (Asset Banca? Procedimento penale a carico di Ercolani e Tabarrini ancora in corso e così anche il procedimento amministrativo sul commissariamento; la svendita degli Npl di Carisp è stata ampiamente smentita da tecnici di varia provenienza, pure della attuale Bcsm; legami tra esponenti del precedente governo e Confuorti? Mai emersi e/o dimostrati; Operazioni Titoli? È la stessa Bcsm, con meriti oggettivi che in questa circostanza le vanno riconosciuti, ad aver evitato e poi smentito il danno economico e patrimoniale). Rete ha conquistato il potere a suon di bugie e inversioni a “U”, e continuerà su questa strada pur di mantenere il posticino al sole conquistato con così tanta fatica.

Adesso che finalmente tutti hanno gettato la maschera si potrà capire chi ha veramente a cuore il futuro della nostra Repubblica e un primo banco di prova sarà il dibattito sulla giustizia previsto nella sessione consiliare che si apre proprio oggi. I cittadini ascolteranno con attenzione e stavolta non potranno essere fatti sconti a chi intende giocare una partita fortemente contraria agli interessi della intenta comunità sammarinese.

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