«Ho lottato nove giorni con il virus ma il vero dolore è la solitudine»
Il racconto di uno psicologo di 42 anni guarito dopo tre settimane
DONATELLA FILIPPI. I primi sintomi, il ricovero in ospedale e l’isolamento. Roberto Ercolani, psicologo di 42 anni, è uno dei 192 sammarinesi a essersi trovato faccia a faccia con il coronavirus. E ora che il peggio è passato racconta quell’interminabile ‘scontro’ durato 20 giorni. I primi sintomi sono comparsi a inizio marzo. «Mi sono svegliato con qualche linea di febbre – racconta – e un po’ di raucedine. Ho disdetto gli appuntamenti della giornata. Ho seguito il protocollo che era stato disposto e ho chiamato il mio medico di base». Roberto si mette così in autoquarantena, ma la situazione non migliora. La febbre sale e di lì a qualche giorno peggiorano anche i sintomi respiratori. Diventa necessario il ricovero all’ospedale. «Dove mi hanno preso i parametri, fatto analisi del sangue, emogas, tampone e Tac ai polmoni – spiega – e dopo mezz’ora ero in isolamento. Il medico, mi dice che il risultato del tampone lo avremmo avuto il giorno successivo, ma che i sintomi erano già sufficienti per dire che ero stato contagiato». (…)
Tratto da Il Resto del Carlino