Il trasferimento della dr.ssa Rita Vannucci da Commissario della Legge presso il Tribunale della Repubblica di San Marino a funzionario presso la Fondazione della Banca Centrale è stato deciso “colà dove si puote ciò che si vuole“. Senza alcuna effettiva spiegazione.
Conseguenze? A San Marino e in Italia.
A San Marino il trasferimento della dr.ssa Vannucci potrebbe finire per giustificare – chi si lamenterà? – un ulteriore prolungamento del segreto istruttorio sul Conto Mazzini con relativa secretazione dei tanti faldoni sequestrati, appunto su ordine della dr.ssa, presso la sede della Banca Commerciale
Sammarinese o presso le finanziarie Pradofin e Finproject, appartenenti alla galassia di detta Banca.
Insomma fra poco calerà il silenzio.
Al più ci si occuperà dell’eventuale mantenimento del trattamento economico.
In Italia le cose potrebbero andare diversamente a giudicare da quanto riportato da Patrizia Cupo di Corriere Romagna San Marino nell’articolo relativo alla presentazione del Report Caponnetto:
«Le sue dimissioni
mi sembrano un fatto
molto grave che va approfondito
– spende parole
di stima il senatore
Giarrusso che ha presenziato
ai lavori della Caponnetto
assieme al collega
di Palazzo Madama
Giuseppe Lumia (Pd) -: la
Vannucci è da tempo il
riferimento a San Marino
delle procure italiane
distrettuali antimafia.
Le sue dimissioni sono una
battuta d’arresto ai
passi fatti in avanti dalla
Repubblica di San Marino».