San Marino: il documento del Fmi

San Marino: il documento del Fmi

San Marino – Consultazioni 2010 ai sensi dell’Articolo IV Dichiarazione conclusiva della Missione
San Marino, 14 gennaio 2011
Dopo due anni di contrazione, l’economia sta cercando di uscire dalla recessione. Il settore finanziario si sta adeguando agli effetti dello scudo fiscale applicato dall’Italia, che ha determinato una significativa riduzione delle dimensioni dei bilanci delle banche. Si è concluso un lungo periodo caratterizzato da avanzi finanziari, poiché le entrate hanno subito una forte diminuzione nel periodo 2009-10 dovuta principalmente alla contrazione ciclica e atte minori entrate provenienti dal settore finanziario. San Marino ha rafforzato la propria normativa in materia finanziaria, ha alleggerito il segreto bancario e ha inasprito le proprie misure anti riciclaggio. Gli incontri con le autorità si sono incentrati sulla necessità di sviluppare un nuovo modello di business per il sistema finanziario, nonché sulle misure volte a contenere il disavanzo finanziario e ad incrementare la flessibilità dell’economia. Vi è stata ampia condivisione sull’importanza cruciale di un rafforzamento delle relazioni economiche e finanziarie con l’Italia alfine di facilitare un riposizionamento sostenibile dell’economia.
Previsione economica
1. Quest’anno dovrebbe concludersi un lungo periodo di recessione, permangono tuttavia numerose incertezze. Dopo due anni di contrazione economica – 1% nel 2008 e 13% nel 2009 -dovuta principalmente ad un significativo calo degli investimenti, l’economia sammarinese resta debole, con un’attività edilizia ed un’occupazione nel settore manifatturiero ben al di sotto dei livelli registrati nel periodo precedente la crisi finanziaria internazionale. Nonostante una moderata espansione dell’attività manifatturiera e commerciale durante la prima metà dello scorso anno, l’aumento della disoccupazione, il mancato incremento dei salati ed una minore fiducia hanno contribuito ad una riduzione dei consumi. Pertanto, si stima una diminuzione del PIL reale nel 2010 pari a circa l’l%. Quest’anno l’economia potrebbe registrare segni di ripresa, a condizione che vengano normalizzati i rapporti con l’Italia, a cui è destinato il 90% delle esportazioni sammarinesi. Tuttavia, si prevede che l’eventuale crescita sarà limitata.
2.    I rischi rispetto allo scenario base sono prevalentemente negativi. Essendo prevista una
crescita moderata in Italia, si stima che l’espansione della produzione rimarrà debole nel medio
termine. Inoltre, la redditività del settore finanziario e l’occupazione dovrebbero essere inferiori rispetto agli ultimi anni a causa della diminuzione delle dimensioni dei bilanci delle banche, conseguentemente allo scudo fiscale, nonché della necessità di adeguarsi ai nuovi regolamenti e sviluppare un nuovo modello di business. I rischi rispetto allo scenario base sono prevalentemente negativi, non da ultimo per via delle incertezze relative ai difficili rapporti di San Marino conl’Italia.
Settore finanziario
3.    A seguito dello scudo fiscale, il settore finanziario è ancora in fase di adeguamento. Il
sistema bancario è stato in grado di far fronte nel 2009-10 ad una fuoriuscita di depositi pari al 35%, in gran parte grazie al fatto che precedentemente deteneva considerevoli liquidità, principalmente estere. Molti di questi assets sono stati ceduti per gestire la fuoriuscita di depositi. Conseguentemente, le dimensioni dei bilanci sono diminuite e gli stessi sono divenuti meno liquidi. Il rallentamento economico ha comportato una minore qualità delle attività, con un aumento dei prestiti in sofferenza dal 4% circa rispetto ai prestiti complessivi alla fine del 2008 ad un 10% stimato al giugno 2010, mentre la redditività del sistema ha subito una significativa diminuzione durante lo stesso periodo. Alla luce della previsione economica negativa, ci si attende che i prestiti in sofferenza continuino ad aumentare nel breve termine, riducendo così ulteriormente gli utili delle banche. La Banca Centrale di San Marino (BCSM) sta attualmente monitorando e rispondendo agli effetti dello scudo fiscale e di altri sviluppi, tra cui la pressione internazionale per una maggiore trasparenza economica e finanziaria e la risoluzione della tormentata vicenda riguardante il Gruppo italiano Delta, di proprietà della principale banca sammarinese. La BCSM dispone di capacità limitate per fornire assistenza al sistema bancario nella gestione del suo capitale e dei rischi in termini di liquidità, e pertanto la Missione vede favorevolmente gli sforzi compiuti per sviluppare ulteriori strumenti volti alla gestione della liquidità all’interno del sistema.
4.    Sono stati compiuti progressi per quanto concerne l’attuazione delle raccomandazioni
della Missione FSAP del 2009, sebbene si potrebbe fare di più per rafforzare il sistema
finanziario. Le autorità hanno provveduto ad adottare importanti leggi per potenziare la vigilanza del settore finanziario. Sono state attuate misure volte ad accrescere l’autonomia e le risorse della BCSM, rafforzare la vigilanza ispettiva e cartolare e consentire alla BCSM di fornire assistenza in termini di liquidità alle banche, anche attraverso la recente attuazione di un sistema di riserva obbligatoria e lo sviluppo di un mercato interbancario locale. Inoltre, sono stati emanati nuovi regolamenti che hanno circoscritto l’attività delle società fiduciarie, hanno abolito l’utilizzo delle azioni al portatore e hanno introdotto requisiti più severi in materia di adeguata verifica della clientela. Tuttavia, occorre compiere maggiori sforzi. In particolare, le autorità dovrebbero fornire alla BCSM e all’Agenzia di Informazione Finanziaria maggiori risorse, come da loro richiesto, per attuare in maniera efficace il nuovo quadro normativo e continuare a rafforzare l’autonomia della BCSM. Infine, le autorità dovrebbero continuare a cercare di garantirsi linee di credito contingenti con altre banche centrali.
5.    Il sistema finanziario necessita di un nuovo modello di business. Un alleggerimento del
rigoroso segreto bancario ed un rafforzamento delle normative implicano che il vecchio modello di business non è più sostenibile. Le autorità e il settore privato stanno effettuando una revisione strategica delle prospettive del sistema finanziario. Le idee che stanno emergendo sembrano sensate, soprattutto poiché prevedono lo sviluppo di servizi soggetti al pagamento di una tariffa (ad esempio gestione patrimoniale specializzata) che (i) non si basano sul segreto bancario, (ii) forniscono un reale valore aggiunto, e (iii) non dovrebbero determinare l’aumento delle dimensioni dei bilanci delle banche oltre le capacità limitate della BCSM quale prestatore di ultima istanza. Ciò potrebbe essere di difficile attuazione in tempi rapidi, tuttavia questa potrebbe essere considerata una soluzione a più lungo termine. Contestualmente, il rafforzamento dei rapporti con banche estere che godono di una buona reputazione aiuterebbe le banche sammarinesi a meglio identificare opportunità in termini di investimenti esteri.
Politica fiscale
6.    La posizione della finanza pubblica ha subito un forte deterioramento nel 2009-10,
principalmente a  causa di una riduzione significativa delle entrate. Nel 2009, il saldo
dell’amministrazione centrale ha registrato un disavanzo per la prima volta dal 2002, raggiungendo
il -3,4% del PIL, a causa di una diminuzione del gettito fiscale di circa l’l% del PIL. Nel 2010,
prevediamo che il gettito fiscale diminuirà di circa il 4% del PIL, in gran parte per via del
rallentamento economico e delle minori entrate provenienti dal settore finanziario. Pertanto, si
prevede che il disavanzo finanziario del 2010 aumenterà fino a poco più del 6% del PIL.
7.    Le autorità hanno attuato alcuni provvedimenti per ridurre il disavanzo pubblico.
Nella legge di bilancio triennale approvata lo scorso mese, il Governo ha introdotto una serie di misure di consolidamento, tra cui tagli ai trasferimenti al settore pubblico allargato, una riduzione del monte salari e stipendi della pubblica amministrazione e un’imposizione una tantum per i contribuenti soggetti all’imposta sui redditi. Tuttavia, al fine di stimolare i consumi, il Governo ha inoltre ridotto l’aliquota della monofase di 2 punti percentuali, cosa che potrebbe pregiudicare l’obiettivo generale dell’aumento delle entrate. Le autorità ritengono che grazie a tali provvedimenti il disavanzo dell’amministrazione centrale diminuirà fino a raggiungere il 3% circa del PIL nel 2011. Tuttavia, questa proiezione sembra piuttosto ottimistica per quanto riguarda sia l’aumento del gettito fiscale che il contenimento della spesa. Quest’anno prevediamo infatti che il disavanzo possa essere superiore al 4% del PIL.
8.    Vi sono le potenzialità per intraprendere riforme più generali al fine di garantire una
strategia efficace di consolidamento finanziario nel medio termine. Accogliamo favorevolmente

le misure di adeguamento descritte in precedenza. Invitiamo caldamente le autorità ad attuare i tagli previsti alla spesa e, in particolare, a non cedere alle pressioni per quanto riguarda gli aumenti salariali nel settore pubblico. La riforma in corso della pubblica amministrazione dovrebbe essere accelerata e soprattutto orientata verso tagli all’occupazione pubblica per decremento naturale. Sul fronte delle entrate, le autorità dovrebbero considerare riforme più generali e permanenti piuttosto che ricorrere a specifici provvedimenti temporanei. Il sistema attuale di esenzioni e sovvenzioni,anche sui prezzi dei servizi, necessita di una revisione.

9.    Le autorità stanno opportunamente attuando la riforma pensionistica. Due progetti di
legge, che dovrebbero presto essere presentati in Parlamento, prevedono un aumento delle aliquote contributive, una maggiore armonizzazione di tali aliquote fra le categorie di lavoratori autonomi, un innalzamento dell’età pensionistica, minori tassi di sostituzione e l’introduzione di un secondo pilastro. Queste iniziative vanno nella giusta direzione e invitiamo caldamente le autorità ad approvare e a dare piena attuazione in tempi rapidi a tale legislazione. Tuttavia, incoraggiamo altresì le autorità a servirsi di tale riforma come un’opportunità per rivedere la disposizione attualmente   in   vigore   in  base   alla  quale   i   trasferimenti   dal   bilancio   dello   Stato   sono automaticamente collegati ai contributi complessivi, il che implica un aumento automatico della spesa per le pensioni da parte dell’amministrazione centrale.
Mercati dei prodotti e del lavoro
10.    Le rigidità dei mercati dei prodotti e del lavoro hanno ridotto la posizione competitiva
di  San  Marino.  Il  Governo  ha  attuato  alcune  misure  volte  alla  liberalizzazione  e  alla
razionalizzazione dei mercati dei prodotti, sebbene permangano alcuni ostacoli all’ingresso nei
settori dei beni e servizi. Permangono inoltre distorsioni nel mercato del lavoro, compresi ostacoli all’assunzione di lavoratori non residenti altamente qualificati e un sistema di assunzione piuttosto centralizzato nel mercato del lavoro interno, cosa che ostacola un’occupazione nel settore privato dettata dal mercato. Tali distorsioni hanno contribuito negli ultimi anni a ridurre la competitività di  San Marino, il che ha determinato una diminuzione della produttività e un aumento dei costi del lavoro unitario. A tale riguardo, occorrerebbe prestare particolare attenzione alla possibilità di imporre alle imprese minori restrizioni per quanto concerne l’assunzione di lavoratori non residenti altamente qualificati. Al fine di sviluppare con successo un nuovo modello di business, il settore finanziario necessita infatti di acquisire rapidamente le competenze richieste per poter offrire un ventaglio di nuovi servizi.
Sistema statistico
11.    La partecipazione di San Marino al Sistema Generale di Divulgazione dei Dati del FMI
ha rafforzato il sistema statistico, benché sia ancora possibile apportare delle migliorie.
Nonostante siano stati compiuti numerosi progressi nella compilazione e divulgazione dei dati monetari e relativi al settore finanziario, le statistiche di contabilità nazionale e i dati di natura fiscale non sono così dettagliati come richiesto in base agli standard internazionali sulle migliori pratiche e sono disponibili con notevole ritardo. La disponibilità di statistiche affidabili sulle attuali condizioni economiche, nonché dati aggiornati e trasparenti sui conti pubblici, è fondamentale per poter sviluppare politiche economiche adeguate e per preparare bilanci realistici. Invitiamo caldamente le autorità a stanziare ulteriori risorse al fine di poter soddisfare gli standard internazionali relativi alle statistiche di contabilità nazionale è ai conti pubblici, cosa che permetterà di produrre stime e proiezioni del PIL. Ciò aiuterebbe altresì San Marino a realizzare l’obbiettivo di una maggiore integrazione internazionale
Desideriamo ringraziare le autorità e gli altri interlocutori per i proficui incontri e per l’accoglienza riservataci.

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