San Marino. Il giudice Caprioli dopo il comunicato del Congresso di Stato

San Marino. Il  giudice Caprioli dopo il comunicato del Congresso di Stato

Il prof. Francesco Caprioli ieri sera ci ha trasmesso  una “nota di risposta ad alcune considerazioni svolte nel Comunicato Stampa diramato, in data odierna [ieri per chi legge], dal Congresso di Stato della Repubblica di San Marino a proposito del processo c.d. “conto Mazzini”, affidato in appello alla mia cognizione”

Le allusioni al mio operato che figurano nel comunicato stampa diramato in data odierna dal Congresso di Stato («ci si chiede, casomai, perché il processo Mazzini abbia subito rallentamenti nella scorsa legislatura»), e che fanno seguito a dichiarazioni pubbliche di analogo tenore – molto più esplicite – di un esponente dell’attuale maggioranza consiliare, mi costringono a un breve chiarimento, reso necessario anche dalla temporanea assenza di un Magistrato Dirigente che possa difendere le mie ragioni al cospetto delle istituzioni e della comunità civile sammarinese.
La mia scelta di rinviare al 14 maggio 2020 la prima udienza del processo Mazzini, originariamente fissata per il 10 ottobre 2019, si è resa necessaria per ragioni di carattere esclusivamente organizzativo: segnatamente, per la mia impossibilità di gestire un processo di quelle inusitate dimensioni e di quella delicatezza (il più importante processo penale mai celebrato a San Marino) in un momento nel quale – a seguito della scomparsa del prof. Ferroni, giudice d’appello civile e amministrativo, e della ritardata presa di servizio dei nuovi giudici d’appello proff. Treggiari e Morrone – era ancora affidata al sottoscritto e al prof. Brunelli, in aggiunta a quella penale, tutta la giurisdizione d’appello civile e amministrativa.
Più nel dettaglio: …

Leggi la nota integrale del  prof. Francesco Caprioli, Ordinario di Diritto processuale penale, Dipartimento di Giurisprudenza Università degli Studi di Torino

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