San Marino. Il giudice Marsili ‘assolto’ dai Garanti. NQ Rimini San Marino

San Marino. Il giudice Marsili ‘assolto’ dai Garanti. NQ Rimini San Marino

Rita Rocchetti 
di NQ Rimini San Marino (www.nqnews.it):  L’imprenditore anconetano arrestato nell’ambito dell’inchiesta Criminal Minds  aveva querelato gli “spalloni” di Bianchini /
Marsili “assolto”dai Garanti/
Respinta l’azione di sindacato promossa dalla Commissione nei confronti del giudice.
L’avvio del procedimento disciplinare per non aver indagato sulle denunce di Vitalucci

Respinta l’azione di sindacato
nei confronti del giudice Manlio
Marsili
nei confronti del quale la commissione
di giustizia aveva chiesto l’avvio del
procedimento disciplinare per non aver
indagato sulle denunce per violenze e minacce
presentate da
Claudio Vitalucci,
l’imprenditore anconetano arrestato nell’ambito
dell’inchiesta Criminal Minds.

Proprio in questi giorni è arrivato il decreto
del presidente del collegio dei garanti
che ha respinto ogni addebito per il commissario
della legge. Nell’estate 2010 l’imprenditore Claudio Vitalucci aveva presentato
denuncia al tribunale sammarinese
per aver subito minacce da
Riccardo Ricciardi  e Bruno Platone, che agivano come
body guard di
Marco Bianchini, patron
di Karnak.

Solo otto mesi più tardi il giudice
Marsili aveva affidato la delega alle indagini
alla Gendarmeria, che non ha dato
corso alle stesse per gli otto mesi successivi.


Il 25 ottobre 2011 il giudice Marsili archiviava
il fascicolo, ma l’imprenditore Vitalucci
nel dicembre successivo presentò ricorso,
accolto dal giudice d’Appello
David Brunelli, che con l’ordinanza del 9 gennaio
2012, aveva ordinato la riapertura del caso
nonché l’accertamento delle eventuali responsabilità
da parte del giudice Marsili e
della Gendarmeria per omissione di atti
dovuti.

Una vera e propria bufera quella
che si era abbattuta sul tribunale e forze di
polizia.
Il magistrato era stato ascoltato dai
garanti.

Due diverse audizioni (l’ultima nel maggio scorso) e al termine
delle quali il collegio dei Garanti, sentiti
anche il commissario della legge e il
presidente della commissione giustizia,
si era riservato un mese di tempo
per decidere se ammettere o meno l’azione
di sindacato. Solo se questa fosse
stata ammessa, per il magistrato sarebbe
iniziato il “processo”vero e proprio.
Sulle audizioni non uscirono indiscrezioni,
anche se le posizioni erano
note, con la commissione giustizia
da una parte che, all’unanimità aveva
chiesto l’avvio della disciplinare, e
dall’altra la relazione con cui Marsili si
difese proprio in commissione giustizia,
addebitando le lungaggini al fatto
che era in attesa di documenti relativi
all’inchiesta ma mai arrivati. Il giudice
sottolineò anche il fatto che quella
era la sua prima inchiesta. Ora il decreto
di archiviazione, di cui non si
conoscono, per ora, le motivazioni.

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