San Marino. Il match sul potere finanziario. Stefano Elli, IlSole24Ore

San Marino. Il match sul potere finanziario. Stefano Elli, IlSole24Ore

San Marino. C’è ancora qualcosa da prendere fra i resti del sistema finanziario  passato dal 2008 da una raccolta di oltre 14 miliardi di euro agli attuali 7 scarsi?
Ad interessarsi nuovamente delle vicende sammarinesi in questo settore, due giornalisti  ‘storici’:  Mario Gerevini e Stefano Elli, rispettivamente di Corriere della Sera (alcuni giorni fa) e di   IlSole24Ore, oggi.
Il sistema finanziario sammarinese era arrivato a contare – l’ultimo nel 2009 – 72 ‘soggetti autorizzati’: dodici banche e sessanta tra finanziarie, fiduciarie, società di gestione, compagnie d’assicurazioni.

Stefano Elli di Il Sole 24 Ore: Match in corso sul Titano / Dietro la partita sugli Npl di San Marino è in corso una battaglia interna per il potere finanziario (e non solo)

Leggiamola
come una partita a scacchi. Da una parte i pezzi bianchi, e dall’altra i
neri. In questo caso sulla scacchiera non ci sono due Re ma una
Repubblica, quella di San Marino, che da almeno un decennio soffre. Il
suo core business storico, la custodia riservata di capitali italiani,
da due lustri langue nella disidratazione provocata dai tre scudi
fiscali allestiti da Giulio Tremonti, dalla voluntary disclosure e dal
pressing continuo del Fmi, dell’Ocse e del Moneyval.
(…)


Ma la partita che
si sta giocando in queste ore è quella sui non performing loans, i
crediti inesigibili del sistema bancario del Titano. Npl che ammontano,
secondo alcune fonti a 1,8, secondo altre a 2,1 miliardi.
(…) 

Dall’altra parte va registrato il tentativo operato da uomini
della Cassa di risparmio (a capitale statale) di gestire la partita Npl
in modo “industriale”. A questo scopo risulta a Plus24 che, nei mesi
scorsi, uomini della Cassa, assistiti dall’avvocato Matteo Mularoni (joint venture partner dello studio romano Bussoletti Nuzzo), abbiano
incontrato esponenti di primo piano di note società specializzate nella
gestione di Npl, per elaborare una strategia di stabilizzazione del
credito sofferente. Con un problema in più. A San Marino non è mai
esistita una centrale rischi e inutilmente i precedenti presidenti della
Banca centrale, da
Antonio Valentini a Renato Clarizia, hanno tentato
di istituirla. Questo significa che i crediti erogati a San Marino sono
noti solo alle parti, e le garanzie a supporto di questi crediti (anche
quelli utilizzati per operazioni di sistema significative) potrebbero
essere state reiterate su più istituti senza possibilità di controlli
incrociati. Ed eventuali disclosures indesiderate potrebbero provocare
non pochi imbarazzi tra le fila dei « prenditori » , siano essi italiani
o autoctoni.

Leggi l’intero articolo di Stefano Elli pubblicato dopo le 23



Ha operato un  gruppo criminale con l’assistenza collaterale di Banca Centrale


 

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