San Marino, il Papi che ha fatto ‘infuriare’

San Marino, il Papi che ha fatto ‘infuriare’

Luca Papi, direttore generale di Banca Centrale della Repubblica di San Marino, nella

conferenza stampa del 29 dicembre, presenti, Biagio Bossone, Presidente, Daniele Bernardi, Vice Direttore, e Stefano Caringi, Responsabile della Vigilanza, ha rivendicato proprio a Banca Centrale ed ai buoni rapporti di questa con Banca d’Italia il ‘merito’ –
per chi lo intende come tale – della firma dell’accordo di collaborazione finanziaria San Marino ed Italia del 26 novembre scorso.

Questa interpretazione, come si è visto dalla
conferenza stampa del 30 dicembre a Palazzo Pubblico, ha fatto irritare il governo ed in particolare, Antonella Mularoni, Segretario di Stato per gli Affari Esteri, che il 26 novembre quell’accordo lo ha firmato a Palazzo Begni.

Fra l’altro sia il governo sia Banca Centrale vanno sostenendo che detto accordo avrebbe cominciato da subito a svolgere un benefico effetto nei rapporti fra i due Stati, a partire dall’andamento dello scudo fiscale.
Invece è avvenuto il contrario.
Il Ministero della Economia Italiano, già alcune ore prima che l’accordo venisse firmato, ha fatto diffondere

lanci di agenzia che davano una interpretazione di tenore del tutto opposto. Insomma la firma dell’accordo ha fatto accelerare come non mai il deflusso dei capitali, perchè il Ministero italiano ha fatto intendere che con detto accordo Banca d’Italia andava ad estendere il suo controllo anche sul territorio sammarinese (articolo Mario Sensini, Corriere della Sera).

Vedi la versione del prof. Luca Papi sulla firma dell’accordo di collaborazione finanziaria.

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