San Marino. Il Psd su referendum e politica estera

San Marino. Il Psd su referendum e politica estera

Il Partito dei Socialisti e dei Democratici (ex coalizione Riforme e Libertà, minoranza) si esprime sull’esito del referendum di domenica scorsa, visto come segnale inequivocabile d’insofferenza da parte della cittadinanza.

Per Felici le pratiche che giungeranno in Consiglio “andranno condivise, non si tratta di un semplice consenso” e la proposta d’introduzione di voto palese, è un aspetto che andrà discusso apertamente con tutte le forze.

Il segretario del Psd,
Gerardo Giovagnoli, si rammarica per la mancata votazione del quesito sull’Europa ed esprime forti dubbi sulla missione sammarinese a Bruxelles, poichè “non è dato sapere fino a dove arriverà la capacità di negoziazione di San Marino e quali saranno i punti inseriti nella trattativa“.

Per il Psd, il Titano presenta peculiarità differenti rispetto agli altri micro stati e venire a conoscenza di tale iniziativa intrapresa dal Segretario agli Esteri, Antonella Mularoni, solo attraverso un comunicato stampa, è “indice di come il Governo ha deciso di gestire la politica estera“.

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