Riceviamo e pubblichiamo
“In ricordo di Clara Boscaglia nel 22° anniversario della morte”
Nel tardo pomeriggio del 22 luglio 1990 se ne andava Clara Boscaglia, donna delle istituzioni, della politica, dell’insegnamento e della cultura.
Ma soprattutto sammarinese autentica, leale, rigorosa.
A 22 anni di distanza assume ancora più senso il Suo ricordo di persona professionalmente preparata, civilmente sensibile e attenta, moralmente irreprensibile.
Non è un vuoto simbolico quello che Clara ha lasciato, perché soprattutto dopo di Lei a San Marino si sono svigoriti l’interesse primario per il Paese e per i suoi cittadini, il senso del dovere, il rifiuto del compromesso, il valore e il significato del lavoro come impegno, fatica e sorgente delle proprie fortune e di quelle della comunità di appartenenza.
Clara Boscaglia non si ergeva quindi solo come testimonianza eccezionale e solitaria e come anima critica, magari da contravvenire appena girava l’angolo, ma era e resta l’essenza di uno Stato, una delle sue figure identitarie più alte, l’immagine forse più veritiera che esso abbia prodotto. Unione Per la Repubblica (UPR)