“Oltre la Crisi: il contributo della PA”. Questo il titolo dell’11°
Congresso della Federazione Pubblico Impiego della CDLS che ha aperto i
battenti questa mattina al Palace Hotel di Serravalle.
Il segretario uscente, Riccardo Stefanelli, di fronte ai 111 delegati ha
innanzitutto rimarcato le profonde difficoltà di relazioni politiche e
sociali con il Governo. “Da tempo la tendenza – spiega – è quella di
emarginare il ruolo del sindacato su materie di carattere contrattuale”,
in sostanza il Governo in più di una occasione “ha imposto per legge
quello che non ottiene contrattualmente”. E gli esempi non mancano:
decurtazione delle indennità, blocco degli stipendi, mobilità coatta.
Quindi
Stefanelli respinge “l’immagine falsa” della PA come “carrozzone
inefficiente e costoso”, “ricco di privilegi e causa di tutti i mali del
Paese”. “Con gli slogan e i luoghi comuni non si costruisce nulla –
afferma – occorre invece analizzare la complessa realtà del sistema PA e
proseguire nel percorso di riforma avviato già da tempo, ovviamente non
tutte le leggi di riforma approvate ci soddisfano, ma occorre vedere il
processo di riorganizzazione come un cantiere aperto in cui è possibile
intervenire con modifiche in corso d’opera”. Tra le leggi contestate,
il segretario FPI-CDLS ricorda un aspetto della normativa sul modello
organizzativo, ossia l’introduzione di paghe più basse per i nuovi
assunti: “Si tratta di un provvedimento sbagliato che renderà più
complessa la gestione della PA scaricando inoltre sui giovani il costo
della crisi”.
