San Marino. Interpellanza di William Giardi (Upr) sulla telefonia mobile

San Marino. Interpellanza di William Giardi (Upr) sulla telefonia mobile

Il settore delle telecomunicazioni è strategico per lo sviluppo di un’economia specialmente per una realtà come quella della Repubblica di San Marino. Si tratta di un settore chiave per il futuro, peraltro con un’incidenza potenziale notevole nel contributo alla nostra economia.

Purtroppo, nonostante questa premessa, il settore delle Tlc si è sviluppato in maniera scoordinata contribuendo a creare una “cortina fumogena” che di certo non ha aiutato la crescita del settore. Come non aiuta il fatto che, per la telefonia mobile, ancora in molte zone del territorio sammarinese – soprattutto in collina – manca l’adeguata copertura di rete per telefonare. In altre zone del territorio, addirittura, il segnale cade ripetutamente. In alcuni Castelli si fatica a telefonare, in altri dove il segnale è estremamente debole e – a volte – anche operatori esterni disturbano le comunicazioni, facendo rischiare all’ignaro cliente il pagamento di fatture salate. E mentre altri Stati viaggiano alla velocità della luce, a San Marino, i problemi della rete di telefonia mobile sono sempre più evidenti. E forse in questi ultimi tempi persino peggiori. Le chiamate telefoniche si interrompono ogni due su tre. Lungo la superstrada ci sono ampie zone non coperte, come nella parte alta del Paese. Gli smartphone di ultima generazione viaggiano lentissimi. Per non parlare delle chiamate che come dicevamo, conti alla mano, diventano carissime considerato che spesso si è costretti a più tentativi perché la comunicazione si interrompe. Sappiamo tutti che gli impianti di telefonia mobile rappresentano oggi una grande sfida – per le autorità competenti in materia di pianificazione del territorio – poiché si trovano al centro di conflitti causati dalla necessità di conciliare le norme del diritto dell’ambiente e della pianificazione del territorio e la richiesta, da parte dei concessionari di telefonia mobile, di reti affidabili in un’epoca di rapida evoluzione tecnologica. I gestori di telefonia concessionari, in base alle normative vigenti, debbono far pervenire alla Segreteria di Stato di competenza un Programma Generale degli impianti fissi che intendono installare, nonché gli eventuali aggiornamenti sugli impianti stessi per ottenere le necessarie autorizzazioni. Le nuove tecnologie, oggi disponibili, richiedono inoltre continuo aggiornamento delle infrastrutture di telecomunicazione.

Interpello pertanto il Governo per sapere:

Se risulta vero che uno dei maggiori gestori concessionari di telefonia mobile ha presentato da tempo un progetto di sviluppo e di ammodernamento unitamente ad un programma di gestione degli impianti presenti sul suo territorio della propria rete mobile che non ha mai avuto autorizzazione a procedere.

Quali sono gli intendimenti del Governo per risolvere il problema della copertura del segnale in territorio, compatibilmente alle norme vigenti in materia inquinamento elettromagnetico.

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