San Marino. Intervento del Segretario Pdcs

San Marino. Intervento del Segretario Pdcs

Il Capogruppo di SSD Giuseppe Maria Morganti è in evidente stato di confusione.

 Infatti, si ricorda solo della manleva data per l’accorpamento di Asset Banca in Cassa di Risparmio che, anche se fosse la sola manleva concessa, sarebbe “gravissima” perché gli Amministratori di una banca devono assumere solo deliberazioni utili per l’Istituto di Credito amministrato a tutela dei risparmiatori della stessa.

 A questo proposito, Morganti conferma – e si giustifica – che, per mettere “una pezza” al danno recato con l’Amministrazione Coatta di Asset Banca (i provvedimenti dei giudici Pasini e Treggiari sono chiari su questo punto) il Governo ha imposto di accorpare Asset Banca nella Cassa di Risparmio determinando così ulteriori perdite e difficoltà anche a quell’Istituto di Credito.

 Purtroppo, però, la manleva non si limita al solo accorpamento di Asset Banca e, a conferma di ciò, citiamo le due seguenti delibere del Congresso di Stato riguardanti questo aspetto:

  –          Delibera Congresso di Stato n.1 del 6 settembre 2017:

«Punto 3) confermare, nel comma “varie ed eventuali”, la ratifica di tutti gli atti compiuti e tutte le delibere adottate dal Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino S.p.A. nominato dall’Assemblea degli Azionisti in data 10 aprile 2017, e, più in generale l’operato di detto organo amministrativo, nonché tutti gli atti compiuti dal Presidente del Consiglio di Amministrazione, Dott. Nicolino Romito, e da tutti gli altri componenti del Consiglio di Amministrazione, dalla data del suo insediamento».

 –          Delibera Congresso di Stato n. 1 del 13 settembre 2017:

«Punto f) proporre e conseguentemente deliberare la conferma, nel comma “varie ed eventuali”, della ratifica di tutti gli atti compiuti e tutte le delibere adottate dal Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino S.p.A. nominato dall’Assemblea degli Azionisti in data 10 aprile 2017, e più in generale l’operato di detto organo amministrativo, nonché di tutti gli atti compiuti dal Presidente del Consiglio di Amministrazione, Dott. Nicolino Romito, e da tutti gli altri componenti del Consiglio di Amministrazione, dalla data del suo insediamenti sino alla data odierna».

 Con questi due atti, il Governo ha ratificato l’operato del C.d.A. di Romito – nominato proprio da Celli –  nell’approvare un bilancio che presentava svalutazioni per oltre € 534.000.000, determinando l’indebitamento pubblico per i prossimi 25 anni.

 Se già questo non bastasse, riportiamo anche uno stralcio della Delibera del Congresso di Stato n.8 del 16 aprile 2018:

 –          «…richiamandosi a quanto già espresso dal Segretario di Stato per le Finanze e il Bilancio al punto indicato al comma 3) dell’Ordine del Giorno dell’Assemblea del 22 dicembre 2017, deliberare favorevolmente alla ratifica, per le ragioni di cui sopra, dell’intero operato del CDA e del Presidente dalla data di insediamento ad oggi».

 In questo caso, si è ratificato l’operato del nuovo C.d.A. (Presidente Zanotti) riguardante la vendita di oltre 1 miliardo di crediti Delta, per una manciata di milioni.

 Il Congresso di Stato, e la maggioranza che lo appoggia, dunque, hanno ratificato l’operato del C.d.A. per tutte le deliberazioni adottate:

 –          Il bilancio liquidatorio di Cassa di Risparmio che ha determinato per lo Stato altri 500 milioni di debiti;

–          L’accorpamento di Asset Banca;

–          La vendita di crediti NPD di Delta.

 Ratificando il loro operato e tutte le deliberazioni assunte dal CdA, lo Stato ha rinunciato ad esperire nei loro confronti azioni di responsabilità.  

 Ci aguriamo che non si voglia procedere ad ulteriori azioni sconsiderate, come nuovi accorpamenti bancari, per “spalmare” le perdite attuali anche su altri Istituti di Credito.

 Nonostante tutto ciò, siamo certi che non verrà meno il proverbiale sorriso al Capogruppo di SSD.

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