San Marino. Intervista a Giorgi (Anis) su bilancio, economia, e contratto industria. L’Informazione di San Marino

San Marino. Intervista a Giorgi (Anis) su bilancio, economia, e contratto industria. L’Informazione di San Marino

Intervista del gionalista Antonio Fabbri de L’Informazione di San Marino al Presidente dell’Anis Carlo Giorgi; intervista che spazia dal Bilancio dello Stato, al contratto industria, passando per il difficile rapporto che si è venuto nel tempo ad instaurare con l’Osla, la quale, assieme all’Usl, ha stipulato un secondo contratto industria, andando a complicare il già difficile momento occupazionale.

Antonio Fabbri / L’Informazione di San Marino: Carlo Giorgi: “la Pa farebbe bene a valutare un gesto di solidarieta’ verso tutti gli altri autoriducendosi una quota di retribuzione, magari per un periodo” / Il Segretario generale dell’Anis: “Siamo consapevoli che servono sacrifici, ma chiediamo che ci siano tagli in misura eguale ai sacrifici che si chiedono a lavoratori, cittadini e imprenditori”

(…) Oltre al bilancio avete chiesto al governo di mettere mano subito a nuove norme?

“Sì, abbiamo fatto diverse proposte e abbiamo delle priorità. L’ottica verso cui guardiamo è la modernizzazione del Paese. E’ un paese rimasto indietro, vecchio dal punto di vista dell’informatica, della comunicazione. Continuiamo a compilare dei moduli a mano. Non esiste più questo modo di lavorare, quindi occorre modernizzare il paese. Poi è necessario mettere sotto controllo il bilancio dello Stato. Se questo paese si indebita vuol dire lasciare ai giovani vent’anni di difficoltà. (…) 

Bega del contratto industria. Come mai non vi siete messi d’accordo per un’unica piattaforma?

“E’ una storia lunga e complicata, e tutte queste complicazioni non si sono purtroppo sciolte nell’ultimo periodo. Bisogna ricordare che nel 2009 quando è stato fatto il contratto al tavolo tripartito, tutti hanno firmato quell’intesa, Anis no. Perché considerava quelle condizioni proposte inadatte e inadeguate per il momento che stavamo vivendo. Nel 2009 si vedeva la crisi che stava arrivando, non tutti percepivamo questa difficoltà, ma in realtà noi eravamo tra quelli che vedevano da subito il crollo dei fatturati e quindi la reazione di Anis, verso i costi e verso la modernizzazione del contatto, era già ben presente mentre gli altri attori non avevano probabilmente la stessa sensibilità. (…)

Sì, ma perché due contratti soprattutto adesso che ci sarebbe necessità di unità di intenti visto che la crisi ormai è conclamata?

“Dopo tutto questo tempo siamo riusciti con la Csu a fare un contratto moderno, davvero moderno, perché se lo confrontiamo con l’ultimo rinnovo dei metalmeccanici italiani, noi abbiamo anticipato qualcosa in termini di gestibilità dell’impresa. Oggi l’imprenditore ha bisogno di essere flessibile: ci sono ordini, si lavora e si fanno anche straordinari; non ci sono ordini, si sta in cassa integrazione. Questa possibilità nelle vecchie norme non c’era. Non c’era la possibilità dell’imprenditore di decidere. Dall’altro lato abbiamo fatto una scommessa grande: il 3% di aumento in quest’anno, forse il peggiore degli ultimi quattro, ma ci sentivamo di fare questa scommessa perché evidentemente abbiamo fiducia nel futuro.

Una buona fetta della crisi di oggi, è data dalla stretta dell’Italia su San Marino che ha radici lontane, nel 2006, quando si doveva firmare l’accordo contro le doppie imposizioni e non è stato firmato. Lei era uno di quelli che erano contrari a questa firma…

“Non mi piace molto personalizzare. Noi questa cosa l’abbiamo dibattuta a suo tempo in consiglio direttivo, come facciamo sempre, e nel nostro consiglio direttivo ci sono i rappresentanti di una trentina di aziende di San Marino. Quando siamo seduti a quel tavolo sono seduti con noi oltre 2000 lavoratori, quindi non è una banalità quando ci riuniamo. Nel 2006 noi avevamo una posizione molto chiara ed è stata quella di dire al governo: date gli strumenti alle imprese per diventare trasparenti. (…)

Criminalità e infiltrazioni delle mafie. Quanto è preoccupante per le aziende affrontare questo problema?

“Il primo punto delle nostre priorità è la legalità. Perché qui c’è poco da ballare: o ci stanno loro o ci stiamo noi. Per cui chiediamo con fermezza un atteggiamento davvero forte in questa direzione. San Marino non si può permettere quello che è venuto fuori in questi mesi e in questi anni. Quindi un atteggiamento deciso e siamo convinti che ci sia ancora della strada da fare, smettendo di tapparci gli occhi. Bisogna che ognuno faccia la sua parte, che il tribunale faccia il tribunale e bisogna implementare quelle norme che mancano. Ad esempio una norma sulla corruzione non c’è, sugli appalti pubblici non ci sono. (…)

 

Leggi Comunicato, Csu

Guarda tabella riassuntiva referendum

Vedi tutti i comunicati legati alla questione del nuovo contratto
Industria Anis-Csu e del secondo contratto Industria proposto da Usl e
Osla:

Leggi Comunicato, Anis sul contratto Anis-Csu

Leggi Comunicato, Usl su Verbale d’accordo Usl-Osla

Leggi Verbale d’accordo per nuovo contratto industria, Usl-Osla

Leggi Comunicato, Mussoni (Seg. al Lavoro) favorevole al nuovo contratto industria

Leggi contratto d’accordo Anis-Csu

Vedi comunicato stampa, Usl sul rinnovo contratto industria Anis-Csu

Leggi comunicato, Osla contro il contratto Anis-Csu

 

 

 

 

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