Franco Cavalli – San Marino Oggi: “La casta dei politici di professione non è un modello a cui il Titano deve ambire” /
Mularoni: “Dall’esterno tifano per una continuità nell’azione condotta” /
“Il prossimo segretario agli esteri dovrà conoscere bene l’inglese. Oggi, che i problemi sono per gran parte risolti, questa segreteria di Stato è più appetibile”
Oggi è alla fine di una legislatura impegnativa per quanto riguarda la politica estera, è soddisfatta dell’attività portata avanti? Ha rimpianti? Guardando indietro farebbe scelte diverse?
“Fare il Segretario agli Esteri è un grande privilegio ma anche una grande responsabilità e ho cercato di ricordarlo ogni giorno. Il lavoro è stato enorme e soprattutto nei primi tre anni la preoccupazione costante è stata quella di permettere al Paese di recuperare a livello internazionale una credibilità che era andata perduta. Ce l’abbiamo fatta, oggi abbiamo relazioni di tutt’altro genere con Moneyval, Osce e Unione Europea, oltre che con l’Italia e con tanti altri Paesi. A volte ho l’impressione che chi parla di insuccesso della politica estera non si renda conto o non si voglia rendere conto di cosa avrebbe effettivamente significato per San Marino restare nella situazione ereditata all’inizio della legislatura. (…)
Sembra che la poltrona di Segretario agli Esteri sia
particolarmente ambita…
“Ricordo che quando nel 2008 mi chiesero di ricoprire quell’incarico la situazione era nota e molto negativa. Non vorrei sembrare polemica, ma è evidente che oggi che i problemi sono stati tutti affrontati in maniera seria e per gran parte risolti la Segreteria agli Esteri è certamente più appetibile. Quando gli accordi con l’Italia non si firmavano la colpa veniva attribuita esclusivamente al Segretario agli Esteri, ora che sono stati firmati e il Parlamento italiano è vicino alla ratifica tutti vogliono prendersi i meriti. (…)
Vuol dire che alla segreteria Esteri intende restare lei o comunque che è una dei pochi candidati possibili?
“Certamente mi piacerebbe portare a compimento il lavoro iniziato in questa legislatura, a partire dalla conclusione dell’iter di ratifica degli accordi con l’Italia e dal riordino delle Forze dell’ordine, riordino che il governo si era impegnato a varare entro quest’anno e che, a causa della dissennata decisione degli allora segretari Casali e Morri di far chiudere anticipatamente la legislatura, non ha potuto prendere corpo. (…)
Uno dei primi impegni che il prossimo Segretario agli Esteri dovrà affrontare, assieme a tutto il governo ovviamente, sarà il referendum sull’Europa. Come ritiene che si dovrebbe procedere?
“La coalizione ‘San Marino Bene Comune‘ si è impegnata a rispettare scrupolosamente il risultato referendario. Dal mio punto di vista è essenziale dare ai sammarinesi tutte le informazioni utili per decidere con piena cognizione di causa, si tratta di un tema di straordinaria importanza per il nostro futuro e la cosa peggiore sarebbe affrontarlo per slogan o luoghi comuni, con superficialità e pressapochismo o avendo un approccio ideologico. (…)
