San Marino – Italia. La crisi politica sul Titano non ferma la ratifica degli accordi

San Marino – Italia. La crisi politica sul Titano non ferma la ratifica degli accordi

Dall’incontro di ieri pomeriggio a Roma al ministero del Tesoro arriva
la conferma dell’impegno italiano affinche’ i tempi di ratifica

dell’accordo contro le doppie imposizioni siano i “piu’ brevi
possibili”.

Il vis a vis, presenti da un lato il ministro
dell’Economia, Vittorio Grilli, il sottosegretario Vieri Ceriani, e una
folta delegazione del Mef, dall’altro i segretari di Stato per gli
Affari esteri, Antonella Mularoni, e per le Finanze, Pasquale Valentini,
e’ andato “molto bene. Hanno dato atto- spiega la titolare degli
Esteri- dell’ottimo livello di collaborazione, non c’e’ stata nessuna
censura”.

Ne parla l’Agenzia Dire-Torre1

San Marino ha gia’ ratificato l’accordo e da parte italiana, prosegue Mularoni, c’e’ “il
massimo sforzo perche’ i tempi siano il piu’ breve possibili”.
Parole
dolci per il Titano: l’uscita dalla black list, conseguenza della
ratifica, e’ fondamentale per l’economia. Ma in ballo ci sono anche le
altre implicazioni dell’accordo.
Fuorviante pero’ solo ipotizzare che
gli effetti del decreto incentivi potessero essere sospesi. “Ci sono
degli iter precisi da seguire- spiega Mularoni- e l’Italia ha da subito
chiarito che
l’uscita dalla black list dipende dalla ratifica”.Cio’
detto “si puo’ lavorare per progetti concreti, cercando di riempire i
contenuti degli accordi sottoscritti”. Non poteva mancare durante il
faccia a faccia anche un riferimento sulla situazione politica.
“Abbiamo
chiarito che a novembre ci sara’ un nuovo governo e per l’Italia
l’importante e’ che il cammino intrapreso vada avanti”.
Anche per questo Mularoni, nonostante qualche ritrosia iniziale, ha deciso che si ricandidera’.
Soddisfatto
dell’incontro anche il collega alle Finanze Valentini. “Continua
l’atteggiamento costruttivo da parte italiana, a volere parlare nel
concreto”. L’obiettivo e’ “accelerare il percorso e cogliere man mano
gli aspetti positivi sia per noi che per loro”. Ora, conclude, “dobbiamo
fare di tutto perche’ la crisi politica non infici questo rapporto”.

Leggi Agenzia Dire-Torre1

 


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