Karnak, azienda storica della Repubblica di San Marino, sta vivendo una fase molto difficile. Non è bastato che la famiglia Bianchini lasciasse in mano ad altri la conduzione della azienda e dell’intero gruppo, Bi Holding, per riprendersi dal ciclone abbattutosi sull’uomo di vertice assoluto, Marco
Bianchini, coinvolto nella indagine Criminal
Minds e ancor prima nel tritacarne mediatico (Report
Rai3 della Gabanelli).
Corriere Romagna San Marino: Mercoledì mattina davanti alla ditta. La protesta è stata indetta da Csdl, Cdls e Usl: si parte alle 8.30 e va avanti per un paio d’ore / Crisi Karnak, sciopero e presidio/ I sindacati non capiscono come si sia arrivati così presto ai licenziamenti
«L’azienda ha avuto tempi felici, chiediamo disponibilità a soluzioni»
SAN MARINO. Sciopero con presidio mercoledì davanti alla Karnak.
I sindacati non si fermano ai 21 licenziamenti annunciati dall’azienda e sono pronti a scendere in trincea per difendere i posti di lavoro in vista dell’incontro, a fine luglio, con il segretario di Stato per il Lavoro, Francesco Mussoni. Il presidio, indetto da Csdl, Cdls e Usl, partirà alle 8.30 per due ore circa ed «è stato indetto – spiega Enzo Merlini, della confederazione sammarinese del Lavoro – perché, a fronte degli incontri che abbiamo avuto, le proposte non sono state accolte».
Nè quella annunciata da più tempo di varare contratti di solidarietà nè l’ipotesi di cassa integrazione come soluzione temporanea fino alla verifica di ottobre che l’azienda ha proposto per valutare l’andamento dell’azienda.
«La situazione è tale – prosegue Merlini – per cui non si discute nel merito degli esuberi. Quello che non ci convince è che si sia arrivati così presto a questa soluzione finale, dato che questa azienda ha avuto tempi felici, chiediamo la disponibilità ad altre soluzioni». (…)
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