L’informazione di San Marino: Sospensione in caso di rinvio a giudizio
la prassi non vale in Banca centrale / Nel caso
Vivoli
non viene usato
lo stesso metro
utilizzato
in altre istituzioni
Durante le indagini sulla tangentopoli
sammarinese-conto Mazzini,
in più di un caso ci si è trovati di
fronte a dimissioni motivate dalla
pendenza dell’inchiesta a proprio
carico o, in altri casi, remissione
di mandato arrivata dopo il rinvio
a giudizio. Sospensioni prima
e dimissioni, poi, da partiti e
dal Consiglio, per i politici. Ma
questa prassi non vale evidentemente
per Banca centrale. (…)
Dimissionari dal Consiglio, già
nella fase delle indagini, erano
stati i consiglieri Upr Lonfernini,
Marcucci, Mularoni e Meniccci;
poi dimissionario prima dal Congresso,
e dopo il rinvio anche dal
Consiglio, Claudio Felici assieme
a Stefano Macina, entrambi in seguito
sospesi anche dalla Direzione
del Psd come Stolfi. Sospesi
dal loro partito anche Podeschi e
Gatti. Anche per Mirko Mazzocchi,
il gendarme condannato in
primo grado per favoreggiamento,
era arrivata la sospensione dal
servizio già nella fase in cui era
emersa l’indagine a suo carico.
Non così in Via del Voltone … (…)
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