San Marino. La Dc conferma gli alleati, ma non chiude al dialogo

San Marino. La Dc conferma gli alleati, ma non chiude al dialogo

La Dc rinnova il proprio impegno di governo e conferma gli alleati, ma non chiude al dialogo

La strategia è partita tutta dalla modifica della legge elettorale che ha affossato il principio dell’alternanza democratica a beneficio di un più rassicurante, per Via delle Scalette, principio di alternanza degli alleati, quelli che ruotano, a seconda delle esigenze, attorno al partito di maggioranza relativa.

E tra le righe lo si è ben compreso nel Congresso democristiano nel quale la Dc, nelle parole del suo Segretario uscente e riconfermato, ha ribadito il proprio impegno di governo e confermato i propri alleati, affermando anche, tuttavia, che non si deve chiudere il dialogo con gli altri attori della politica, soprattutto in momenti di difficoltà come l’attuale.

La traduzione dal politichese di questa posizione dovrebbe in primis fare riflettere gli alleati. Infatti sta a significare, fuori dalla retorica che sempre accompagna i Congressi, che la Democrazia cristiana non è per nulla intenzionale la centralità che la legge elettorale che ha fortemente voluto le ha regalato, ed è allo stesso tempo a rimanere al governo del paese possibilmente per sempre. Gli alleati resteranno tali fintanto che continueranno ad essere assoggettati alla linea democristiana, che riguarda solo marginamente i temi sociali o etici non negoziabili, sui quali più che negoziare si può sempre comunque chiudere un’occhio per il quieto vivere.

Piuttosto riguarda l’esercizio del potere, l’avere gli uomini giusti nei posti giusti e nei gangli dell’amministrazione, il controllo su esecutivo, legislativo e giudiziario, sui grandi centri di investimenti e di ricchezza, quei pochi rimasti, e poi, certo, anche la realizzazione di un programma di governo .

Ecco, finché su questo, cioè sulla primazia democristiana nella gestione dello stato e, di riflesso, del consenso, gli ex urlatori di Rete e i più malleabili esponenti di quella parte di sinistra rimasta in Npr, non avanzeranno eccessive pretese, Via delle Scalette se li terrà come alleati. Diversamente il casus belli per giustificare un cambio di alleanza, si trova sempre, tanto adesso le maggioranze non le decidono più i cittadini. 

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