A proposito del recente decreto del Governo che fa di San Marino il Paese del gioco d’azzardo, il Segretario di Stato alle Finanze Claudio
Felici attraverso San Marino Rtv critica chi ne ha diffuso la notizia, cerca di minimizzarla e … si appella ai valori etici della trasparenza.
Rispetto al passato – sottolinea Felici – cambiano solo alcune modalità di gioco, per restare competitivi. Ma nulla è avvenuto in segreto – ribadisce il segretario di Stato alle Finanze – che non accetta lezioni di etica da coloro che, non firmandosi, si definiscono “Comitato contro il gioco d’azzardo”. “Chi chiede trasparenza – afferma – deve essere il primo ad essere trasparente”.
A diffondere per primo il comunicato in questione di un comitato antigiochi è stata proprio l’emittente di Stato ed in piena legittimità e correttezza tenuto conto delle tante persone che hanno firmato con nome e cognome in circostanze analoghe e delle relative prese di posizione
Quanto alla trasparenza si ricorda che Il Segretario Felici non ha avuto remore a nascondere – contra legem – i beneficiari effettivi dei soggetti finanziari fino a seppellirli sotto una montagna di codicilli, non ha approntato nulla per portare in tribunale gli evasori della monofase, nasconde ai cittadini sammarinesi le erogazioni a fondo perduto a favore di certe banche (aggravando il tutto con l’operazione Seppia).
La gaffe di cui sopra diventa un vero autogol con quel richiamo all’etica, stante ancora aperta – a quanto è dato sapere – la questione Roberti-Frisoni-Felici.
Insomma, verrebbe da dire: da che pulpito!