San Marino. ‘La morte di Gumina e il Gattopardo in Banca Centrale’. Erasmus, La Voce di Romagna

San Marino. ‘La morte di Gumina e il Gattopardo in Banca Centrale’. Erasmus, La Voce di Romagna

Erasmus – La Voce di Romagna: La morte di Gumina e il Gattopardo in Banca Centrale / PUNTURE DI SPILLO / Dopo la morte dell’ex funzionario accenni solo ai suoi ‘guai’ e non alla carriera in Banca d’Italia / L’elezione dei nuovi presidenti e direttori generali assomigliano tanto al “tutto cambia perché tutto resti sempre uguale

L’informazione’ ha dedicato, nell’edizione del 19 dicembre, un trafiletto con foto per la scomparsa di Antonio Gumina! A leggere il ricordo che ne fa il giornale ammarinese si trovano termini come “revocato” “rinviato a giudizio” “accusa d’interesse privato in atto d’ufficio”. Non una parola sulla carriera fatta in Banca d’Italia, in incarichi difficili e prestigiosi, né un riferimento a come finì la sua esperienza in Banca Centrale, costretto ad andarsene dalla coppia Giannini & Clarizia, disturbati da certe sue attività e verifiche in Banche e Finanziarie “amiche”. Un’uscita dopo un ricovero assai lungo, dovuto alla malattia che lo ha portato alla tomba. Non avevo simpatia per i suoi modi spicci, ma non posso non riconoscere che fosse uomo di Banca e di finanza. Credo che davanti alla morte i giudizi si debbano fermare sulla porta della carità e del buon gusto di chi quando era vivo si profondeva in sperticati elogi ed assumeva posizioni a 45 gradi. Se Gumina fu un errore, come il resto dei villeggianti romani, lo si deve però ad un metodo che non è cambiato e non cambierà in Banca Centrale: il mantenimento di un serbatoio di stipendi, prebende e benefizi, in mano alla politica tutta ed a tutti i partiti. (…) 

Come in un assurdo codice Cencelli il Governo, attraverso le Finanze, sceglierà fra i sette candidati rimasti in lizza il presidente, mentre la nomenklatura di Banca Centrale il direttore generale. Non si è scelto di affidare l’incarico ad un’agenzia internazionale di “cacciatori di teste”. No! Dove la mettiamo la discrezionalità meglio affidarsi al fiuto di Capicchioni. (…)

Leggi l’intero articolo di Erasmus pubblicato il 24 dicembre

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