Nuovo Quotidiano di Rmini Cronaca San Marino
Non aderire all’Europa ma diventare la piazza finanziaria italiana, la proposta alla serata Mics
“L’holding Eni a San Marino?”
Pini (Lega Nord): “L’ho detto a Tremonti, lui ha chiesto di fare due conti”
SAN MARINO – Non aderire all’Europa, ma diventare la piazza finanziaria dell’Italia dove trasferire le holding, recuperandone la tassazione sugli utili. All’insegna della massima trasparenza e collaborazione con l’Italia. La proposta dell’onorevole Gianluca Pini è arrivata dal palco del teatro Vittoria di Pennabilli. Al centro della scena, insieme al parlamentare italiano, l’imprenditore Paolo Valli. In platea numerosi frontalieri, ma anche politici e industriali del Mics (il movimento di imprenditori e cittadini sammarinesi).
Si doveva parlare della situazione dei frontalieri, della franchigia e della tassa “razziale”. Inevitabilmente si è partiti dall’accordo che, auspicabilmente entro fine anno, potrà riappacificare Titano e Tremonti. “Ho parlato con il ministro – inizia Pini –suggerendogli di rivedere l’idea di rilanciare la piazza finanziaria di Milano ispirandosi al modello fiscale irlandese perché l’Italia ce l’ha già la sua naturale piazza finanziaria: San Marino”.
Tremonti pare non abbia escluso a priori la proposta, chiedendo al parlamentare della Lega di fornirgli “due conti”. E i conti sono presto fatti. “Gli utili dell’Eni, ad esempio, vengono pagati in Irlanda dove l’azienda ha la sua holding– spiega -. Si parla di 4 miliardi di euro nel 2010. Se la holding fosse a San Marino, si recupererebbero 100/120 milioni di euro e all’Italia abbatterebbe l’elusione fiscale”. In cambio cosa si chiede a San Marino? La reale adesione agli standard Ocse, la rinuncia al segreto bancario con i depositi che vanno ad esaurimento (senza retroattività), controllo sulle società, scambi di informazioni fiscali.