San Marino. La prof.ssa Cagnacci nel ricordo dei colleghi

San Marino. La prof.ssa  Cagnacci nel ricordo dei colleghi

La prof.ssa Vittoria Cagnacci Cesarini: ci piace ricordarla così.

La settimana scorsa, senza clamori di cronaca e alla nobile età di 86 anni, se ne andava Vittoria Cagnacci. Dignità e fermezza hanno veramente caratterizzato la vita di questa insegnante che portava nel nome l’inclinazione del suo carattere.
La vogliamo ricordare come era allora, ai primi degli Anni Sessanta, quando per legge veniva istituita la Scuola Media dell’Obbligo e centinaia di ragazzi sammarinesi accedevano per diritto allo studio fino ai quattordici anni.
Detto così oggi, rasenta quasi l’ovvietà; essere protagonisti allora di questa innovazione significava vivere una sfida, rimettendo in discussione se stessi. Aprire a tutti comportava filtrare le proprie conoscenze, con grande duttilità intellettiva ed equilibrio, costante attenzione ai più dotati e paziente disponibilità verso i meno capaci.
Erano gli anni di ‘Lettera a una professoressa’, della pedagogia speciale, delle classi differenziali, degli stratagemmi per non dover solo bocciare, ma farsi promotori di una cultura diversa che sa premiare chi lo merita e sollecita i più svogliati all’impegno.
In tal senso Vittoria si mise alla prova, sempre pronta al servizio che la Scuola le chiedeva, anche nella funzione di vice-preside, a fianco del compianto Preside prof. Marino Benedetto Belluzzi, quando tutte le classi erano nella stessa sede di Fonte dell’Ovo con circa mille ragazzi o in quella di Preside facente funzione nel momento di passaggio, con il distacco della seconda circoscrizione di Scuola Media a Serravalle.
Arricchita da queste nuove esperienze, ritornò poi alle sue classi, con la maestria di sempre fino al congedo.
Ultimo contributo all’insegnamento fu il corso di Mitologia greco-romana, offerto all’Università del Sorriso, che frequentava con giovanile entusiasmo, nel biennio 1999/2001.
Cittadina sammarinese esemplare, ha contribuito con passione alla crescita del Paese, nel rispetto delle sue tradizioni e la conoscenza della sua storia, di cui ha fatto tesoro nella formazione dei giovani.
Cultura, competenza, onestà intellettuale fecero di lei una brava insegnante; senso del dovere, affabilità e spirito di collaborazione la resero una collega preziosa.
Con grata memoria, i colleghi di Scuola Media di Città

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