San Marino. “La riforma della giustizia assicura l’indipendenza della magistratura”

San Marino. “La riforma della giustizia assicura l’indipendenza della magistratura”

“Che ci fosse la necessità di intervenire sull’ impianto normativo che disciplina l’ordinamento giudiziario e più in generale sulle norme che devono garantire l’equilibrio fra i poteri dello Stato era evidente a tutti e non solo per quanto scritto dagli organismi internazionali”.

E’ quanto si legge in una nota congiunta di Denise Bronzetti, Grazia Zafferani, Sandra Giardi. “Gli scontri fra politica e potere giudiziario che hanno contraddistinto gli ultimi 5 anni di governo, non più tollerabili, imponevano una scelta che questo governo ha messo in campo sin dall’avvio dell’attuale legislatura. Il clima avvelenato, le continue prove di forza dentro il Tribunale e in Aula Consigliare, le minacce sui singoli consiglieri per impedire il libero esercizio del potere legislativo e di espressione dovevano cessare.
È per, e con, queste chiare motivazioni che il gruppo misto di maggioranza ha votato favorevolmente la legge costituzionale di modifica dell’ordinamento giudiziario e il progetto di legge qualificata che modifica le funzioni della commissione Affari di Giustizia. Siamo convinte che solo esercitando appieno il potere che compete al Consiglio Grande e Generale e cioè il potere legislativo sia possibile ripristinare l’esercizio corretto della democrazia e ci auguriamo che il nuovo impianto normativo, sia stato unicamente dettato da questa volontà. Non serve che ci sia indicato da nessuno la strada da perseguire o le valutazioni con cui abbiamo deciso di sostenere questi provvedimenti, in quanto proprio alcuni di noi sono stati interessati in prima persona dalla battaglia quando altri non erano nemmeno consci delle conseguenze politiche e talvolta personali degli interventi messi in campo.
Abbiamo tuttavia ritenuto corretto, a questo punto, appoggiare la riforma che garantisce maggiore autonomia ed indipendenza alla Magistratura e un corretto iter per l’applicazione delle sanzioni ai Magistrati seppur non mancherà da parte nostra un’attenta e corretta vigilanza sulla sua applicazione e su eventuali effetti distorsivi per impedire il riproporsi di logiche di sopraffazione e sovrapposizione di un potere sull’altro, che con questa Legge auspichiamo superate”.

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