Roberto Ciavatta manda una lettera aperta a Francesco
Mussoni, Segretario di Stato al Lavoro, che si accinge a modificare alcune regole nel settore per sburocratizzare le procedure.
Nel 2005, sempre in periodo estivo, il suo predecessore (sic!) Paride Andreoli
si fregiò della promulgazione della Legge 131, con cui venivano introdotti nella
normativa sammarinese i co.co.pro e l’interinale. Il sindacato scrisse allora
articoli e comunicati molto più infuocati per condannare la riforma,
sperticandosi in minacce di mobilitazione “con ogni forma di lotta” pur di non
farla approvare, o tutt’al più cancellarla una volta in vigore.
Ma come
ricorderà bene a distanza di qualche mese si erano ricreduti, e scrivevano
lettere infuocate non più contro Andreoli (all’amor non si comanda), ma contro i
referendari che vollero tener fede alle parole spese con la gente per cancellare
un cavallo di troia che ha spalancato le porte a nuove riforme come quella che
Lei paventa (dunque Lei è in linea con la volontà espressa dal sindacato nel
2008, in occasione del no al referendum contro il precariato).
Leggi la lettera di Roberto Ciavatta a Mussoni