San Marino. L’editoriale di Antonio Fabbri: La sconfitta dei padri mobili.

San Marino. L’editoriale di Antonio Fabbri: La sconfitta dei padri mobili.

L’informazione di San Marino

La sconfitta dei padri mobili

Antonio Fabbri

E della sconfitta dei grandi vecchi ne vogliamo parlare? Dei padri nobili, anzi mobili, visto che si muovono dove credono convenga.

Quelli che sono ancora lì e sono diventati pure tecnologici per pontificare sui social. Quelli che vincono sempre perché loro “l’avevano detto”. 

D’altra parte è da così tanto tempo che sostengono tante cose, tutto e il contrario di tutto, che ci si può anche credere che lo abbiano detto davvero, ci mancherebbe.

Son bravi perché lanciano frasettine che si prestano a interpretazioni argute o esplicitano articolate spiegazioni, trovando nel pulpito virtuale di Internet la platea che non hanno più a Palazzo.

I veri sconfitti della categoria “over” sono i Giancarlo Ghironzi e pure gli Emilio Della Balda, portatori degli antichi fasti di una San Marino che fu e che oggi fanno da mentori di strategie e idee innovative, perché loro “parlano con i movimenti”. Un po’ di tempo fa sulla piazza virtuale c’era pure Alvaro Selva. Dava favella al suo cane, Poldo. Poi ha abbandonato il social e si è fatto di nebbia. Una cosa è certa: quella bestiola aveva più giudizio di molti che lo ascoltavano.

Così sono emblematiche le affermazioni di Ghironzi che, alle prime battute sull’affluenza al ballottaggio, davano ermeticamente vincitrice la coalizione a guida Dc con un eloquente: “Aspettiamo, ma è chiaro”. E pure indicativo è il post, sempre di Ghironzi, che a risultato scodellato ha caprioleggiato con un “Ho da tempo sostenuto che ci sarebbe stato bisogno di un grande rinnovamento in Consiglio e al Governo. Dopo la scossa data da Rete vi è stato il risultato del ballottaggio che è una altra scossa politica opportuna”. Vabbè, nei commenti della vigilia non sembrava mica che la pensasse proprio così.

L’altro grande vecchio, Emilio della Balda, ha pontificato la sua: “Personalmente, ho ricevuto insulti pesanti per aver sostenuto Rete e per avere scritto che voto scheda bianca in quanto non mi vanno bene ambedue le coalizioni, essendo io per il cambiamento”. Emilio Della Balda? Per il cambiamento? Come Ghironzi? La battuta migliore
della campagna elettorale. Sono riusciti piano piano ad inculcare le stesse strategie di un tempo anche in chi strategie non ne aveva. O le aveva sane.

I veri sconfitti sono pure loro che, dopo aver sciacquato i panni nel fiume movimentista, avevano creduto in una seconda giovinezza politica. Adesso, eventualmente, di nuovo gli rimane da fare l’orto … con Corbelli.

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