Il movimento R.E.T.E. sulla legge sulla rappresentatività
La legge affronta due tematiche delicate: la prima riguarda il principio sacrosanto dell’erga omnes nei contatti di lavoro, per fare in modo che in ogni settore ci sia un solo contratto che debba venir applicato da tutti i datori di lavoro per tutti i lavoratori.
Purtroppo questo principio viene strumentalizzato per un altro scopo: ridefinire gli equilibri tra le associazioni dei datori di lavoro e fra i sindacati.
La legge così come presentata crea un forte squilibrio: con alcuni articoli Iro Belluzzi ed il PSD consapevolmente e volontariamente favoriscono spudoratamente la CSU e ANIS, accentrando il potere in mano a queste sigle e mettendo all’angolo le altre. In questo modo le grandi aziende avranno man forte nello stabilire le relazioni contrattuali, non considerando le esigenze ed i problemi di un paese basato sulla piccola impresa. Su 5.202 attività economiche solo il 2,07% ha più di 20 dipendenti mentre l’89% delle attività che impiegano da 1 a 9 dipendenti, occupano quasi il 40% del totale.
Leggi il comunicato R.E.T.E.