La legislatura si è aperta con una sorpresa: la maggioranza, forte dei propri numeri, ha deciso di escludere la minoranza da ogni decisione relativa alla designazione dei nuovi membri del Collegio Garante della Costituzionalità delle norme.
Una decisione assunta d’imperio che disattende ogni regola democratica che da semprericonosce alle opposizioni il diritto di calibrare con le proprie proposte l’equilibrio dell’organo supremo di tutela Costituzionale.
Un’eccezione? Tutt’altro.
Il primo atto legislativo promosso dal nuovo governo hariguardato il modo di designare i componenti del Consiglio Giudiziario affinché venissero esclusi i nuovi magistrati di appello ed avere così un organo più consono alle visioni della maggioranza.
Ma siamo solo all’inizio. Il governo dimenticandosi della legge approvata a dicembre 2019, che prevede il coinvolgimento di tutte le parti politiche e sociali nella gestione della crisi, si è chiuso nella ristretta cerchia del Congresso di Stato, aperta solo a pochi privilegiati della maggioranza, per decidere e soprattutto non decidere.
La situazione è peggiorata con l’arrivo della pandemia.
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