Liquidità, in cassa al 30 giugno 2020 lo Stato aveva solo 25 milioni di euro
Al 30 giugno la liquidità dello Stato risultava pari a 25.303.398,63 euro. È quanto emerge dalla risposta a una interpellanza di Repubblica futura che chiedeva le disponibilità dello Stato e degli enti partecipati. È emerso martedì in comma comunicazioni in Consiglio. A renderlo noto uno degli interpellanti, Andrea Zafferani. “Dalla risposta arrivata ad una interpellanza presentata il 10 luglio, risposta arrivata ben oltre i termini di legge quindi, ma il governo anche qua fa quello che vuole, scopriamo che lo Stato ha, al 30 giugno 2020, una liquidità residua di soli 25 milioni, ma soprattutto che, cito le parole del segretario alle Finanze, ‘allo stato attuale non è possibile elaborare le proiezioni sulla liquidità dei prossimi mesi, viste le proroghe delle imposte dirette e le possibili dilazioni di pagamento… Così come l’imposta monofase che risente del difficile momento di difficoltà economica. Inoltre, l’utilizzo Cig… influenza i flussi di cassa dell’Iss e di conseguenza i trasferimenti da parte del bilancio dello Stato in maniera significativa ma non preventivabile’. In sostanza, il segretario alle Finanze – dice Zafferani – ha sancito che non ha la minima idea di come andranno le finanze pubbliche e non è neanche riuscito a quantificare il peso sul bilancio dei provvedimenti emanati: questa è una gestione da barzelletta per qualunque persona abbia un minimo di amor proprio e di senso dello Stato. Un quadro non roseo certamente, perché su una buona gestione dell’economia si gioca molto del futuro del Paese. I dati, positivi o molto positivi sul fronte del Pil, dell’occupazione, della disoccupazione e degli investimenti fino a fine 2019, stanno pericolosamente virando”. (…)
Articolo tratto da L’Informazione di San Marino
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