San Marino. Lolli, Arcifa, i documenti della Mafia e la coincidenza con Flavio Carboni

San Marino. Lolli, Arcifa, i documenti della Mafia e la coincidenza con Flavio Carboni

Dopo l’arresto del “pirata” Giulio Lolli, presidente della società Rimini Yacht -fallita con on crack da oltre 50 milioni di euro-, è stata la volta di Elenio Arcifa, imprenditore siciliano “dai mille volti”, che avrebbe aiutato Lolli nella fuga nel Nord Africa.

 

Si apprende oggi dai giornali che, secondo alcuni ambienti investigativi siciliani, nell’abitazione di Arcifa sarebbero stati rinvenuti alcuni documenti relativi all’operazione “Iblis“.

 

Con questo nominativo (Iblis) si farebbe riferimento ad un’operazione dei carabinieri del Ros di Catania che lo scorso Novembre aveva portato all’arresto di 47 persone in una maxi operazione tra Sicilia, Lazio, Toscana, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia. Una retata che coinvolse esponenti di Cosa Nostra, pubblici amministratori e imprenditori catanesi.

 

Particolarmente significativo risultò essere l’interesse per gli affari legati al comparto Eolico-Fotovoltaico che Cosa Nostra avrebbe sviluppato allacciando rapporti sempre più stretti con la pubblica amministrazione.

Esattamente lo stesso tipo di affari che era solito intavolare il “faccendiere dei misteri” Flavio Carboni. Lo stesso Carboni, che dalle indagini risultò avere rapporti molto stretti (e ancora tutti da chiarire) sia con la Repubblica di San Marino che con Giulio Lolli.

 

Resta ora da capire il rapporto fra questa documentazione in possesso di Arcifa e Giulio Lolli.

 

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