San Marino. L’opposizione: ‘Fatte pressioni sulla magistratura’

San Marino. L’opposizione: ‘Fatte pressioni sulla magistratura’

L’Informazione di San Marino

L’opposizione rilancia le accuse: “Fatte pressioni sulla magistratura” 

Ciavatta, Rete: “Su Capuano la Maggioranza ha mentito” Bronzetti, Ps: “Quando si apriranno quei fascicoli sarete tranquilli?” 

Ugolini, Pdcs: “Il Magistrato dirigente ha rappresentato fatti gravi, violazione dei principi d’autonomia” Riccardi, Psd: “Fermatevi”

Dopo la nota la conferenza stampa. Dopo le parole scritte, quelle “urlate”. L’opposizione insiste e rilancia le accuse contro Governo e maggioranza additandoli come fautori di un “Colpo di Stato”. “C’è un disegno teso a mettere in discussione l’ordine costituzionale”, attaccano i consiglieri di minoranza. E l’ex presidente della Commissione Giustizia, il dimissionario Massimo Ugolini è ancora più chiaro: “Il Magistrato dirigente – afferma l’esponente Dc -, ha rappresentato fatti gravissimi, una violazione dei principi di autonomia. E vi chiedo: è più grave non convocare una commissione o è più grave fare pressioni sulla Magistratura?”. E Alessandro Cardelli, Pdcs, rincara la dose: “Quando si mette in discussione un potere autonomo non è un colpo di stato?”

Roberto Ciavatta, Rete, invece torna alla convocazione del Consiglio straordinario di sabato: “Noi ci siamo da subito dichiarati non favorevoli al Consiglio straordinario. E questo per tutelare la Reggenza. Infatti, si sarebbe potuto inserire un comma ai primi di dicembre, 10 giorni non cambiavano la storia del Paese e il Tribunale funziona al di là della Commissione giustizia. Accelerare i lavori noi abbiamo capito il perché di questa estrema urgenza. Poi la fretta nel fare arrivare quattro minuti dopo la mezzanotte di domenica il verbale dei lavori della Commissione: mai successo. Da indirizzo privato del dirigente della segreteria istituzionale. In merito alle registrazioni che speriamo non vengano cancellate ci auguriamo che siano acquisite. Su Capuano, infatti, la maggioranza ha mentito sapendo di mentire – rilancia Ciavatta, che aggiunge – a me è giunta informazione di un’altra mail in cui l’ex dg di Banca Centrale scagiona completamente la Magistratura, provate a verificare”.

Aggiunge Alessandro Cardelli, Pdcs: “Abbiamo usato volutamente la parola forte colpo di Stato. Ed hanno subito iniziato a screditarci prendendoci quasi in giro. Quando si mette in discussione un potere autonomo, noi crediamo di sì, che sia un colpo di stato. Di sicuro in atto c’è un intento di mettere in discussione un organo sovvertendo lo Stato e in particolare il magistrato dirigente. Un appello importante vorrei lanciarlo agli organismi internazionali qualora succedesse: noi siamo portatori di tradizione democratica. Rimarchiamo preoccupazione con l’auspicio che la maggioranza possa fare un passo indietro. Per quale ragione 25 consiglieri si trovano tutti qui a denunciare il sovvertimento dell’ordine democratico del Paese? In ufficio di presidenza la nostra controproposta prevedeva tempi per passaggi ordinari che avrebbero decantato la situazione e tranquillizzato l’opinione pubblica. Perché questa urgenza, che senso aveva questa necessità di accelerare. Spiace perché vuole dire che qualcosa ci viene tenuto nascosto”.

Dalibor Riccardi, Psd rilancia la polemica: “Prima volta che mi accade, questa accelerazione è una vera e propria forzatura”. E lancia un invito alla Maggioranza. “Adesso è arrivato il momento di fermarsi, da persone responsabili, fermate questa escalation. Nonostante il comunicato che ci deve finalmente fare ascoltare dalla maggioranza è il momento di gettare acqua sul fuoco. Non so a chi possa giovare tutto questo. Occorre fermarsi e ragionare”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Federico Pedini Amati, MdSi: “Chiediamo che ci si fermi e non si interferisca verso un potere dello Stato. A tutela della legge che regola democraticamente il nostro Stato. Non ci interessano passerelle. Siamo qui in venticinque e con estrazioni diverse; ci lega la volontà di tutelare la legge istituzionale che regola il nostro Stato. Non è questo un momento facile per il nostroPaese. I capigruppo di tutte le forze di opposizione, tutti insieme esprimiamo la nostra solidarietà a membri dimissionari che hanno compiuto un atto forte estremo. Vorremmo si ragionasse sui motivi delle dimissioni. Ancora una volta un conflitto di attribuzioni per la tematica legata alle pressioni alla magistratura”.

Dure le accuse lanciate da Massimo Ugolini, Pdcs, ed ex presidente dimissionario della Commissione affari di giustizia: “Non ho ritenuto l’ iter richiestomi percorribile, per questo mi sono rifiutato di convocare la Commissione. Sono fatti gravissimi quelli raccontati da parte del magistrato dirigente. La delicatezza di quanto appreso mi ha indotto a presentare dimissioni. Comunque se questi fatti gravissimi sono avvenuti va appurato e per questo è stata fatta denuncia. Mi dispiace che qualcuno voglia dire che abbiamo messo in difficoltà la Reggenza. Tutt’altro, perché il nostro modo di agire è mirato a non far arrivare sulla testa della Reggenza queste questioni politiche. Ci sono fatti che, se appurati, sono di una gravità estrema”.

E Denise Bronzetti, Ps, chiosa: “Chi riceve notizia di fatti gravi deve avere in coscienza e per dovere istituzionale il coraggio di denunciare. Se arriveranno conseguenze penali, noi non intendiamo essere ritenuti corresponsabili. Vorremmo sapere se i colleghi della maggioranza saranno altrettanto tranquilli quando si apriranno i fascicoli. E poi se di fughe di notizie in questi giorni ce ne sono state parecchie, questo non è attribuibile ai consiglieri dell’opposizione”. 

 

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