San Marino. Magistrato dirigente, il prof. Guzzetta dà la propria disponibilità

San Marino. Magistrato dirigente, il prof. Guzzetta dà la propria disponibilità

L’Informazione di San Marino 

Il prof. Guzzetta dà la propria disponibilità per l’incarico di magistrato dirigente 

Antonio Fabbri

L’aula in comma comunicazioni vede il consigliere del Ps, Denise Bronzetti, rendere nota una lettera di disponibilità del giudice Giovanni Guzzetta indirizzata ai membri del Consiglio Giudiziario Plenario – quindi magistrati e membri politici della commissione affari di giustizia – alla Reggenza, che lo presiede, oltre che al Segretario alla Giustizia. Una lettera molto chiara e che, al di là delle polemiche subito innescate in Consiglio (vedi pagina 2), dà atto della linearità e oggettività del percorso che ha portato alla proposta formulata al professor Guzzetta.

“La richiesta rivolta alla mia persona – si legge nella lettera resa nota ieri – è stata motivata in considerazione, innanzitutto, delle oggettive e gravi difficoltà di una gestione del Tribunale affidata, in vacanza del titolare, alla sola attività di “coordinamento dei giudici”, qual è quella attualmente assegnata al Commissario della Legge Dott. Roberto Battaglino, il quale avrebbe personalmente rappresentato tali difficoltà e auspicato che si procedesse ad esplorare, tra i giudici superiori o comunque in ambito istituzionale, eventuali disponibilità ad assumere il ruolo di Magistrato Dirigente o a trovare comunque una soluzione alle problematiche esistenti. In secondo luogo mi è stato fatto presente che i Giudici di Terza istanza e di Appello, evocati tra gli auspicabili “nominandi” dallo stesso Dott. Battaglino, avrebbero manifestato ciascuno la propria indisponibilità per insuperabili ragioni, ribadendo, però, congiuntamente l’auspicio che l’incarico di Magistrato Dirigente sia affidato a personalità di rilievo istituzionale, di chiara fama ed alto valore scientifico, di comprovata esperienza nella partecipazione e direzione di organi giudiziari, di piena affidabilità nella conoscenza, nell’approfondimento e nella pratica di diritto sammarinese. In tal senso hanno suggerito di

verificare eventuali disponibilità in seno al Collegio Garante della costituzionalità delle norme”. Quindi, oltre al facente funzione, anche i giudici di grado superiore hanno indicato di ricercare una disponibilità nell’ambito dei Garanti: “Conseguentemente la proposta di disponibilità riguardante il sottoscritto (tra i membri del Collegio Garante) è stata motivata sulla base della circostanza che, a seguito degli accertamenti ufficiali presso l’Ufficio Segreteria Istituzionale, risulto essere il componente di più lunga e continuativa anzianità di incarico presso il Collegio, oltre ad esserne stato presidente nello scorso biennio”.

Una genesi della richiesta che viene apprezzata dal professor Guzzetta: “La linearità del procedimento descritto, mi consente di apprezzare nella sua genesi, endogena allo stesso tribunale, la natura istituzionale e oggettiva della scelta del sottoscritto”.

Vista questa premessa unitamente alla “straordinarietà della situazione”, il professor Guzzetta ha ritenuto di poter prendere in considerazione la richiesta, ringraziando dell’opportunità offerta finora da San Marino quale membro del Collegio Garante di costituzionalità delle norme, evidenziando questa disponibilità come una opportunità “di restituire – in termini di assunzione di responsabilità in una condizione certamente non semplice – almeno una modesta parte di quanto ho in questi anni ricevuto”.

Il professor Guzzetta esprime quindi alcune considerazioni. “Ritengo, in generale, che una comunità socio-politica, soprattutto se nelle dimensioni di un Piccolo Stato, non possa assolutamente permettersi, particolarmente oggi, nell’epoca dell’interdipendenza e della globalizzazione, un servizio di amministrazione della giustizia che non sia efficiente, ben funzionante, capace di assicurare, nel minore tempo possibile, certezza del diritto e rispetto assoluto del principio di legalità. Si tratta di una condizione che, oltre a radicarsi nelle ragioni giuridiche ed etiche del  vivere civile, costituisce una fondamentale determinante per lo sviluppo del Paese; una condizione di attrattività dello stesso come luogo cui destinare le proprie scelte di vita, di formazione, di lavoro o di business”. Lo Stato, dunque, deve avere particolarmente a cuore il proprio sistema giudiziario. Quindi dà uno sguardo alle direttrici per le soluzioni dei problemi del Tribunale: “La soluzione delle questioni che interessano il Tribunale di San Marino non potrà pertanto avvenire senza la convergenza di un duplice processo: un percorso interno di recupero delle condizioni ambientali, organizzative e professionali che migliorino significativamente il rendimento del servizio della giustizia anche mediante improcrastinabili nuovi innesti di personale e risorse.

Nello stesso tempo, a modesto avviso di chi scrive (ed è questa la seconda direttrice da considerare), sussistono aree dell’ordinamento giuridico che richiedono interventi normativi di adeguamento rispetto alle difficoltà del tempo presente (…) Solo con l’operare congiunto di questi due processi, nella chiara distinzione di ruoli e responsabilità e con l’intangibile garanzia del principio di separazione dei poteri, si potrà sperare di uscire dalla condizione di eccezionalità che oggi ha reso necessario rivolgersi, secondo l’auspicio dei magistrati superiori del Tribunale, a un componente del Collegio garante della costituzionalità delle norme per la copertura dell’ufficio di Magistrato Dirigente”.

Il Professor Giovanni Guzzetta, nella lettera alla Reggenza, al Segretario alla Giustizia e a tutti membri del Consiglio giudiziario plenario, manifesta quindi la propria responsabilità a ricoprire l’incarico di Magistrato Dirigente. La decisione del Consiglio giudiziario plenario dovrebbe essere presa nella seduta in programma il 30 novembre

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