Il vicesegretairio del PDCS ha chiuso la 48ª Festa dell’Amicizia
“Vorrei concentrare la mia riflessione su cinque aspetti fondamentali, e li enuncio per seguire più facilmente il discorso: il rapporto tra San Marino e Italia; la situazione sanitaria della nostra Repubblica; la situazione politica; gli interventi svolti e quelli da svolgere; il prossimo referendum sull’aborto”
(….) L’ultimo riferimento lo faccio pensando al prossimo referendum sull’aborto, che si celebrerà il 26 settembre a San Marino. La Dottrina Sociale, cui il nostro partito fa riferimento, su questa tematica è molto chiara : la vita umana è sacra e bisogna fare di tutto per difenderla e per difendere il diritto di ogni persona di poter nascere. 7 Su questo tema, Papa Francesco ha ribadito più e più volte di non cedere alla cultura dello scarto. Scegliere “chi può nascere e chi no”, significa poter scartare qualcuno. Fino ad oggi la Democrazia Cristiana ha scelto di seguire la strada dell’accoglienza e del sostegno a chi ha più necessità e ha impostato la sua azione politica a partire da questi principi. Se oggi il PDCS venisse meno a questo compito, verrebbe meno alla propria stessa identità di partito e al mandato ricevuto dai suoi fondatori che, 73 anni fa, hanno sottoscritto il manifesto fondativo. Oggi, come allora, la DC dice No all’aborto e SI alla vita! E lo sta facendo, prima di tutto, con proposte di interventi concreti a sostegno della vita e della genitorialità, come quelli già presentati in Consiglio Grande e Generale, affinché nessuna donna e nessuna famiglia debba arrivare a considerare l’eliminazione della vita di un concepito, come la soluzione di un problema. (…)
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