Marcella Michelotti si candida a guidare il PDCS nel XXI Congresso Generale del partito che si svolge in questi giorni.
Lo annuncia lei stessa in una nota in cui spiega che la candidatura è “inaspettata, ma frutto di un lungo approfondimento”.
Spiega di presentarsi “perché la libertà non tramonti, dando nuova linfa al processo democratico nel PDCS per combattere il ‘pensiero unico’ ormai dominante e valutare in modo più collegiale scelte molto determinanti per il futuro della Repubblica e delle nuove generazioni”.
Nel mirino della donna, nota architetto della Repubblica, ci sono “scelte solitarie e autocratiche, non adeguatamente trasparenti e non derivanti da un approfondito scambio di informazioni e di dibattito all’interno del Pdcs, con i Partiti di Governo e di Opposizione, con le Associazioni Datoriali e Sindacali, con la cittadinanza”.
Queste scelte – attacca – risultato di una azione politica che sta trascurando i principi di un vero confronto democratico, possono minacciare i valori fondanti del nostro essere sammarinesi, con la possibilità a breve di una radicale perdita di sovranità a favore di oscure fonti o di paesi lontani in termini geografici, culturali, di diritti civili, sociali e religiosi, incrinando i rapporti di buon vicinato con Italia e Europa”.
Michelotti afferma di presentare la propria candidatura “all’insegna delle riflessioni di Clara Boscaglia che rappresentano ancora oggi tutta la loro attualità e la loro forza ideale e propulsiva”.
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