San Marino. Merce contraffatta per 10 milioni, sequestro Gdf

San Marino. Merce contraffatta per 10 milioni, sequestro Gdf

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Gdf, sequestro di merce contraffatta per 10 milioni

Anche società sammarinesi nel giro di vendita di capi di abbigliamento con marchio falso importati da Cina e Albania

Settecentomila capi di abbigliamento sequestrati per un valore complessivo stimato di circa 10milioni di euro. Sette persone denunciate e dieci regioni coinvolte oltre a società con sede in Italia, Spagna, Regno Unito e Repubblica di San Marino. E’ questo l’esito di una articolata indagine condotta dalla Guardia Di finanza di Ancona, coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo dorico.

I provvedimenti di sequestro sono stati emessi dalla Procura della Repubblica di Ancona e prendono le mosse da indagini che hanno avuto origine nell’estate del 2018, scaturiti da interventi eseguiti in un’attività commerciale con sede nelle Marche. Qui i finanzieri della Sezione Diritti di Proprietà Intellettuale e Industriale, riscontrando la presenza di questa tipologia di prodotti avevano appurato che le modalità di distribuzione e  commercializzazione erano differenti rispetto a quelle rigidamente regolamentate dalle “case madri”. 

I marchi in questione, “Supreme” e “Thrasher” ideati e utilizzati per contraddistinguere capi di abbigliamento originali riconducibili alla cultura giovanile degli “skaters” e registrati in Italia da parte di due società americane, detentrici dei relativi diritti, venivano prodotti in distretti specializzati nel settore manifatturiero italiano o importati dalla Cina o dall’Albania. Sono stati condotti accertamenti che hanno interessato oltre alla provincia di Ancona anche diverse località italiane, al fine di identificare l’intera

filiera. Le indagini hanno consentito, appunto, di accertare l’esistenza di un mercato parallelo creato e gestito da soggetti italiani ed esteri attraverso società con sede in Italia, Spagna, Regno Unito e Repubblica di San Marino.

“Le investigazioni hanno consentito di far emergere uno scenario commerciale diverso dal solito mercato del falso, sia per la qualità dei manufatti, ma soprattutto per l’organizzazione della distribuzione, che avveniva anche attraverso reti di agenti di commercio di provata affidabilità a cui venivano consegnati i campionari e che provvedevano a proporre affiancandoli ad altre note griffe di cui avevano la licenza. In questo modo si è creato un nuovo fenomeno insidioso poiché l’abbigliamento a marchio Supreme e Thrasher contraffatto era presente anche nelle vetrine di note boutique sia della provincia di Ancona che a livello nazionale”, ha spiegato in una nota stampa la Guardia di Finanza.

Le perquisizioni eseguite in tutta Italia dalle Fiamme Gialle di Ancona, coadiuvate dalla Guardia di Finanza di Rimini, Barletta ed altri reparti del Corpo, hanno consentito di disarticolare l’organizzazione criminale, assicurando la regolarità del mercato e dei prodotti offerti: giubbotti, jeans, pantaloni, felpe, maglioni, t-shirt, cappelli, zaini, trolley, skateboard e altro.

Non è escluso vista la presenza anche di società sammarinesi tra quelle della “filiera”, che la vicenda possa avere strascichi giudiziari anche sul Titano.

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