Gli imprenditori che fanno campo a Mics (Movimento Imprenditori e Cittadini Sammarinesi) continuano a pungolare il Governo perché non adoperi a pretesto il fatto che dall’Italia non è stata ancora espressa alcuna intenzione di aprire un dialogo, per continuare a chiudersi nell’immobilismo.
Ne ha riferito nei giorni scorsi Antonella Zaghini di La Voce di Romagna – San Marino.
Azioni “improvvide” come la boutade del Segretario di Stato per gli Affari Esteri che dice di andare a protestare davanti a Montecitorio, “non portano a nulla”. C’è stato già un precedente, sempre perseguito dall’esecutivo in solitario, ossia la conferenza stampa convocata un anno fa a due passi di Montecitorio “che cosa ha portato? Nulla. Il percorso suggerito da Mics è di iniziare a ragionare sui 9 punti indicati dal Sottosegretario alle Finanze Sonia Viale”.
Dove siamo arrivati? Quali restano da risolvere? E come intendiamo risolverli? Siamo tutti d’accordo ad accettarli e a metterli in pratica?
Queste sono le domande da condividere col Paese, se si vuole davvero creare un fronte comune. Il nostro intento – concludono dal Mics – è di sollecitare il governo e le parti più resistenti al cambiamento in maniera costruttiva. E nei prossimi giorni avvieremo azioni concrete in questo senso”