Il Mics, Movimento Indipendente Cittadini Sammarinesi, interviene sulla patrimoniale da 20milioni che
verrà introdotta nella Repubblica di San Marino nella finanziaria 2011
(cioè bilancio preventivo 2012) e sul ripristino della monofase al 17%.
A nostro avviso, tale operazione ci sembra assurda e incoerente
rispetto a quanto attuato dall’attuale governo che ha continuato a
perseguire lo sviluppo del comparto edile e immobiliare anche negli
ultimi anni. A seguito dell’inserimento di San Marino nella black-list
italiana, si è verificata la chiusura di molte aziende e l’arresto della
crescita di quelle oggi ancora operative, producendo danni sia allo
Stato che ai cittadini.
Per questa ragione, coloro che fino a oggi hanno creato economia e
contribuito allo sviluppo del Paese, proprietari di negozi, capannoni,
uffici e appartamenti, ritrovandosi molti immobili vuoti a causa della
crisi in atto e dell’incapacità del governo di firmare gli accordi con
l’Italia, si troverebbero costretti, qualora fosse attuata questa
patrimoniale, ad un ulteriore aggravio, in un difficile momento
finanziario, in cui si stanno ancora pagando mutui e leasing. In questo
modo, il Segretario Valentini aggraverebbe maggiormente una situazione
che di per sé è già insostenibile, pretendendo quattrini da chi,
attualmente, sta già pagando, a caro prezzo, lo scotto dell’infinita
querelle della mancata firma con l’Italia e che sarà chiamato a pagare
per le male gestioni bancarie a tutti ben note.
E’ stato inoltre annunciato che all’imposta sui beni immobili, sempre per far quadrare i conti del bilancio, da gennaio 2012 verrà nuovamente aumentata al 17% l’aliquota dell’imposta monofase.
Questi
provvedimenti manifestano un comportamento di un governo miope che
pensa esclusivamente a fare cassa senza incidere in maniera determinante
sulla necessaria riduzione dei costi dello Stato ed evidenzia la grave
mancanza di un progetto e di una visione a medio e lungo termine, ora
più che mai necessaria al Paese.
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