San Marino. Moneyval, il governo non risponde a richiesta della opposizione

San Marino. Moneyval, il governo non risponde a richiesta della opposizione

L’Informazione di San Marino: L’opposizione chiede di incontrare il Moneyval, ma il governo non si degna di rispondere

Le opposizioni hanno chiesto alla segreteria di Stato agli Esteri, di potere incontrare gli esperti del Moneyval, l’organismo del Consiglio d’Europa che si occupa della lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo.

Tra l’altro, l’incontro delle opposizioni con gli esperti del gruppo, si è sempre svolto nelle passate tornate di confronto ai fini della valutazione. Ad inviare la richiesta per conto delle opposizioni, giovedì della scorsa settimana, gli esponenti di Libera.

Nessuna risposta, però, è arrivata dalla segreteria agli Esteri, tanto che i membri di opposizione hanno inviato a Palazzo Begni un sollecito. Anche a fronte di questo, silenzio assoluto. Non hanno ottenuto risposta. Per cortesia nei rapporti istituzionali è stata fatta richiesta alla segreteria di Stato, ma visto il reiterato silenzio e la mancanza di risposte, l’opposizione potrebbe rivolgersi direttamente al Moneyval.

D’altra parte non sarebbe la prima volta che in questo frangente la maggioranza cerca di tenere nascosto quanto sta accadendo agli organismi internazionali. Come se non lo sapessero già. In particolare proprio verso l’esito della ricognizione del Moneyval e le successive valutazioni che ne scaturiranno, il timore nella maggioranza e nel governo è palpabile.

Lo si intuisce, in primis, perché il Segretario agli esteri Luca Beccari si è già affrettato ad affermare che San Marino ha fatto molti passi avanti nella lotta al riciclaggio e quindi si attenderebbe valutazioni positive. Ha omesso, però, che questo governo e questa maggioranza hanno cacciato quei magistrati che non solo hanno operativamente e concretamente lavorato – come risulta tra l’altro dalle relazioni passate del magistrato dirigente – per dare all’impianto normativo gli strumenti che oggi consentono a San Marino di essere compliace con le direttive sovranazionali antiriciclaggio, ma hanno anche dato effettività a quelle norme, portando a temine decine di procedimenti per riciclaggio, sequestri e confische, soprattutto con le indagini in pool che questa maggioranza ha la responsabilità di avere smantellato in una notte.

E che ci sia un timore elevato che l’esame possa non andare nel senso auspicato, è testimoniato anche dalla lettera inviata dalla Direttrice del dipartimento giustizia, Romina Parenti, che, di fatto per conto del governo, non solo ha indicato quali magistrati sarebbero dovuti andare a confrontarsi con il Moneyval, ma ha anche imposto loro che cosa avrebbero dovuto riferire e cosa no.

Così la Direttrice si è rivolta ai giudici imponendo loro che cosa dovessero relazionare al Moneyval:Con riguardo ai casi pratici – ha scritto in una lettera ai togati – che potranno essere riportati a titolo esemplificativo nel corso della visita, si dovrà scegliere tra quelli dei fascicoli nella materiale disponibilità di ciascuno”.

Quindi i giudici “potranno” riportare solo alcuni casi, e di questi “si dovrà scegliere”, tra quelli nella materiale disponibilità di ognuno. Con ciò escludendo quelli delle centinaia di prescrizioni processuali o quelli che con la spoliazione notturna dei fascicoli operata dalla ex dirigente reintegrata per qualche ora, e su mandato di un Consiglio giudiziario politico – atto che già con diverse sentenze è stato dichiarato come lesivo dei diritti fondamentali e, in certi casi, persino viziato da eccesso di potere – sono stati spostati dai titolari delle indagine ad altri magistrati, violando il principio del giudice naturale precostituito per legge.

A vedere, poi, le mancate risposte della Segreteria Esteri all’opposizione, se da un lato si vuole impedire ai magistrati di rendicontare compiutamente sulla situazione, dall’altro si impedisce pure all’opposizione di incontrarsi con gli esperti. Il timore di maggioranza e governo che possa emergere la verità su quanto sta accadendo, e che con tutta probabilità non piacerebbe agli esperti del Mo- neyval, appare dunque evidente.

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