San Marino. Morte Imen Naji, processo a Forlì

San Marino. Morte Imen Naji, processo a Forlì

Morte Imen Naji, processo a Forlì: sentiti alcuni testimoni

Prossime udienze a giugno, saranno ascoltati agenti della Polizia civile e medico legale. Intanto anche sul Titano si attende il processo

Antonio Fabbri

Udienza dibattimentale ieri a Forlì per la tragedia dell’8 gennaio 2018, che vide la diciottenne di origini Marocchine, Imen Naji, investita da un’auto a San Marino Città, nei pressi della Porta San Francesco. La ragazza per le gravi lesioni riportate nell’incidente, venne trasportata all’ospedale Bufalini di Cesena, dove morì quasi due giorni dopo. Il decesso avvenuto nell’ospedale italiano diede luogo all’apertura automatica di un fascicolo oltre confine, da parte della procura di Forlì. Seguì l’indagine e poi il rinvio a giudizio. 

Ieri mattina, davanti al Giudice monocratico, Ilaria Rosati, si è svolta l’udienza dibattimentale nella quale sono stati ascoltati diversi testimoni. Tra questi i giovani che avevano visto la giovane poco prima che venisse investita  dalla Volks Wagen condotta da Antonio Cavallari, 63enne residente sul Titano, che è imputato oltre confine per il reato di omicidio stradale.

Difeso dall’avvocato Marco Martines era ieri presente in aula. L’udienza, si è svolta a porte chiuse a causa delle restrizioni legate al Covid. Dopo l’audizione dei testimoni, ieri il giudice ha aggiornato il processo al prossimo giugno. Sono previste due udienze: la prima nella quale verranno ascoltati gli agenti della Polizia civile sammarinese che intervennero sul posto e ricostruirono la dinamica dell’accaduto e i cui verbali sono stati acquisiti anche nel fascicolo italiano; la seconda udienza, fissata per il 19 giugno, nella quale verrà ascoltato il perito medico legale.

Verosimilmente sarà poi fissata una ulteriore udienza per la discussione, con la requisitoria finale del Pubblico ministero e l’arringa difensiva dell’avvocato. Discussione cui seguirà la decisione del giudice.

Intanto si apprende a Forlì che anche sul Titano il processo potrebbe vedere il suo inizio. Dopo una prima fase nella quale l’inquirente, Simon Luca Morsiani, aveva chiesto l’archiviazione, richiesta che aveva visto il parere negativo e l’opposizione del Procuratore del fisco, che aveva rilevato come praticamente non fossero state svolte indagini salvo pochissimi atti. A quanto si sa il fascicolo ha cambiato Commissario della legge inquirente in seguito alla redistribuzione dei carichi di lavoro interna al tribunale e, dopo una ulteriore fase di indagini, dovrebbe essere giunto alla sua conclusione anche sul Titano. Il conducente dell’auto dovrà quindi trovarsi a rispondere dei medesimi fatti anche a San Marino dove il tragico incidente si verificò tre anni fa.

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