Antonio Fabbri – L’Informazione di San Marino: Famiglia di Evaristo Fabbrucci: “aberrante che si possa ancora morire di lavoro”
Il 13 ottobre 2009 avvenne un gravissimo incidente sul lavoro, nella fabbrica Titan Call di Galazzano: la vittima, Evaristo Fabbrucci, 59 anni di Rimini, morì tre giorni dopo: le ferite che aveva riportato erano troppo gravi. Fabbrucci, che secondo quanto rilevato anche dal sindacato era dipendente in nero della ditta, venne travolto da una pesante lamina di ferro del peso di oltre 300 chili staccatasi da un carroponte. Il 13 febbraio 2012, arriva la condanna di primo grado a un anno e due mesi di reclusione ad Antonio Broccoli, ex-amministratore della Titan Call; il giudice Alberto Buriani ha inoltre inflitto diecimila euro di multa e quantificato una provvisionale sul risarcimento del danno: 200mila euro per la moglie e il figlio della vittima. Il 28 febbraio scorso è stata letta la sentenza definitiva di appello: il giudice delle appellazioni David Brunelli ha confermato integralmente la decisione di primo grado emessa dal commissario della legge Alberto Buriani. (…) Desideriamo ringraziare in particolare tutte le organizzazioni a tutela dei lavoratori, come il movimento di Orgoglio Operaio, la Confederazione Sammarinese del Lavoro, l’Autorità Giudiziaria Sammarinese, e tutti coloro i quali sono intervenuti nel corso di questi anni, per la loro vicinanza e la loro puntualità degli interventi che, anche se non potranno purtroppo restituire Evaristo all’affetto nostro e di tutti i suoi cari, quanto meno hanno contribuito affinché questa tragedia non cadesse nel vuoto come troppo spesso in passato accaduto. (…)
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