Agli Eccellentissimi Capitani Reggenti
Mimma Zavoli
Vanessa D’Ambrosio
I sottoscritti Membri del Consiglio Grande e Generale,
con riferimento
all’OdG del 20/12/2016 approvato all’unanimità – “Ordine del Giorno per un confronto con i vertici di Banca Centrale e per l’istituzione di un confronto permanente tra maggioranza e opposizione”
24/02/2017 – “Ordine del giorno per impegnare il Congresso di Stato ad avviare iniziative volte al perseguimento di un equilibrio di bilancio a partire dall’assestamento da approvarsi entro luglio 2017, ad attuare provvedimenti di contenimento della spesa, a mettere in atto misure appropriate per il ripristino delle riserve di liquidità, a concertare politiche di sviluppo e ad attivare immediatamente un confronto sul tema con le associazioni di categoria ”
all’OdG del 19/04/2017 approvato a maggioranza – “Ordine del Giorno conclusivo del dibattito sull’attuale situazione della Cassa di Risparmio di San Marino”
alle dichiarazioni del Segretario di Stato alle Finanze Simone Celli a seguito della pubblicazione dell’Ordinanza del Tribunale della Repubblica di San Marino in merito al ricorso dei Soci di Asset Banca avverso il Commissariamento nelle quali affermava: “credo che comunque Banca Centrale abbia messo in campo un provvedimento che abbia motivazioni circoscritte e assolutamente valide che giustificheranno l’azione che è stata condotta fino ad oggi”
ed ancora:
“ad ogni modo rispettiamo l’autonomia dei poteri dello Stato, ciò vale per il Tribunale ed anche per Banca Centrale.”
considerato
che il Segretario di Stato alle Finanze Celli è intervenuto più volte nell’Assemblea di Cassa di Risparmio approvando decisioni in contrasto con il deliberato del Consiglio Grande e Generale in merito:
a) alla mancata nuova nomina del Presidente di Cassa di Risparmio, in sostituzione del sig. Nicolino Romito, non in possesso di requisiti di onorabilità coerenti con quelli definiti da Governo e Maggioranza;
b) alla approvazione del passaggio dei rapporti giuridici di Asset Banca in Cassa di Risparmio in sostanziale violazione del disposto dell’odg del del 20/12/2016, approvato all’unanimità, che richiedeva che i processi autorizzativi in merito alla trasferibilità di quote di banche tengano conto degli esiti dell’ AQR e dell’ entrata in funzione della Centrale Rischi;
c) all’approvazione di decisioni assunte da un Consiglio di Amministrazione retto da un Presidente che avrebbe dovuto, a seguito delle dimissioni, astenersi dal partecipare alle sedute sino alla sua sostituzione;
d) avvallando il riconoscimento di protezioni legali nei confronti degli amministratori in misura tale da riconoscere sostanziali immunità nei confronti del socio, e quindi della collettività, rispetto all’ operazione di acquisizione degli attivi e passivi di Asset Banca, indebolendo il confine di separazione dei poteri e delle responsabilità fra soci e amministratori;
considerate altresì
1. le prese di posizione pubbliche del Segretario Celli:
a) nei confronti delle decisioni del Tribunale chiamato a giudicare l’operato di Banca Centrale;
b) rispetto al ruolo di Banca Centrale nel contesto istituzionale sammarinese paragonandola ad un potere dello Stato sullo stesso piano della magistratura;
2.le mancate prese di posizione a seguito delle inopportune e inqualificabili affermazioni sui social media del Direttore BCSM lesive della reputazione della Repubblica di San Marino, dei suoi cittadini e delle sue istituzioni;
tenuto conto
1.delle conseguenze economiche per la collettività e per i cittadini delle scelte operate sino ad oggi sul sistema finanziario, avvallate a più riprese dal Segretario Celli, e che hanno portato:
a fuoriuscite di liquidità ben superiori al periodo di vigenza della Voluntary Disclosure italiana;
ad una generalizzata sfiducia di cittadini e imprese nel sistema San Marino;
ad un crescente livello di esposizione dello Stato verso i rischi del sistema;
2.che con queste condotte ha violato i principi base della democrazia, ha messo a grave rischio le finanze pubbliche, ha prodotto scompensi di bilancio, ha abusato del suo potere nella guida di Cassa di Risparmio, ha contribuito a creare clima di sfiducia nel paese e verso il suo sistema bancario dimostrandosi del tutto inadeguato a ricoprire un ruolo istituzionale così importante;
presentano
a norma dell’articolo 9 della Legge Costituzionale 15 dicembre 2005 n.183 “Legge Costituzionale sul Congresso di Stato” mozione di sfiducia contro il Segretario di Stato alle Finanze Simone Celli.
I sottoscritti Consiglieri chiedono la messa ai voti della mozione di sfiducia e, per il tramite delle loro Eccellenze, si appellano al Consiglio Grande e Generale affinché tale mozione venga accolta favorevolmente secondo la corretta interpretazione del principio democratico e affinché il Segretario di Stato alle Finanze si dimetta dal suo ruolo.
Con ossequi.