San Marino. Nomina giudici di appello, ecco la delibera del Governo per la presa d’atto

San Marino. Nomina giudici di appello, ecco la delibera del Governo per la presa d’atto

Da L’informazione di San Marino

Nomina giudici di appello, ecco la delibera del Governo per la presa d’atto

ANTONIO FABBRI  Le ha provate tutte il Congresso di stato per trovare un appiglio che consentisse di non procedere alla presa d’atto della nomina dei due nuovi giudici di appello. Per poi alla fine fare, evidentemente ob torto collo quello che già in maniera molto chiara aveva stabilito e già indicato chiaramente la sentenza del Collegio Garante di Costituzionalità delle norme.Che il governo non avesse tutta questa voglia di fare ciò che la legge lo chiama a fare, lo si evince chiaramente proprio dalla delibera che adotta gli adempimenti propedeutici al giuramento. Infatti prima il governo si inventa che la questione è complessa, poi chiede due pareri che gli dicono che non è complessa per niente, per poi determinarsi a fare quello che deve.

“Considerata la complessità della questione trattata in sentenza, tra quanto indicato dal Collegio Garante della Costituzionalità delle Norme in ordine al procedimento da osservarsi per consentire ai giudici di appello nominati di assumere la carica e la prassi ad oggi adottata in assenza di disposizioni procedurali specifiche in materie”.

Primo appunto. La prassi adottata fino ad oggi non era per niente diversa da quella indicata dai Garanti, solo che nessuno, fino ad oggi, si era sognato di mettere in campo ingerenze del potere politico sul potere giudiziario rifiutando la presa d’atto.

Comunque: “Visto il mandato assunto dal Segretario di Stato per la Giustizia e dal Segretario di Stato per gli Affari Interni per richiedere all’Avvocatura dello Stato parere circa gli atti e comportamenti spettanti al Congresso di Stato in virtù della sentenza del Collegio Garante; vista la missiva del 31 gennaio 2020 inviata dal Segretario di Stato per la Giustizia e dal Segretario di Stato per gli Affari Interni al Collegio Garante, in forza del medesimo mandato, posto a verbale della seduta del Congresso di Stato del 20 gennaio 2020; visto il parere dell’Avvocatura dello Stato del 3 febbraio 2020 prot. n. 13475; visto, altresì, il decreto del Presidente del Collegio Garante della Costituzionalità delle Norme del 7 febbraio 2020 n. 2”.

Ora cosa potranno aver mai detto l’Avvocatura e il Collegio Garante in risposta ai temporeggiamenti del Governo? Che le sentenze vanno rispettate. Quindi il governo cosa fa? “Prende atto della nomina dei vincitori del concorso effettuata dalla Commissione di Concorso, comunicata dalla precedente Segreteria di Stato per gli Affari Esteri, la Giustizia con nota dell’8 luglio 2019, prot.n. 79637. Dà mandato al Segretario di Stato per la Giustizia di dare formale comunicazione dell’esito del concorso a tutti i partecipanti”.

Così nel prossimo Consiglio ci sarà la presa d’atto, esattamente quello che si sarebbe dovuto fare 7 mesi fa. Era stata messa all’ordine del giorno del Consiglio più di una volta, ma qualcuno, esattamente chi oggi è costretto a ottemperare, l’ha voluta togliere e bloccare. Non è una esagerazione dire che si è tenuto il Paese per mesi in una situazione di violazione della Carta dei Diritti e della separazione dei poteri.

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato dopo le 22

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