“Mi reco mercoledì alla Csu per ritirare e cancellare la mia adesione e la mia appartenenza al sindacato”.
Lo dice Stefano Berardi, cittadino del Castello di Serravalle, in una mail inviata alla nostra redazione in cui critica il governo e il sindacato per essersi comportati male nei confronti dei lavoratori sanitari.
“Non ci posso credere. Ho atteso il decreto n. 97 di pochi giorni fa prima di capire se fosse o no vero che il sindacato stava svestendosi del suo grande passato – manda a dire Berardi -. Ora son certo. È cosi. Il governo tira dritto e calpesta i diritti dei cittadini anche con l’aiuto del sindacato. La triste vicenda dei nostri sanitari trova il suo esito finale anche grazie all’avvallo offerto da chi, da sempre, difende i lavoratori e da decenni opera per non discriminare le donne, per non discriminare i frontalieri, per non discriminare i precari…”.
“Affermo pubblicamente che da oggi non appartengo più al sindacato, a questo sindacato. Questa decisione mi costa molto in termini affettivi – dice con toni duri l’autore della mail -. Sarò però sempre pronto a rientrare in un sindacato ravveduto e che vorrà riprendere il percorso del suo grande passato a cominciare dalle nuove discriminazioni che il governo sta imponendo ai cittadini e ai lavoratori. Quando vedrò il sindacato chiamarci in piazza per superare queste assurde divisioni sarò pronto a rientrare”.
Leggi il testo integrale della mail di sdegno di un cittadino di Serravalle
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