San Marino. Nuovo rinvio a giudizio per riciclaggio

San Marino. Nuovo rinvio a giudizio per riciclaggio

L’informazione di San Marino

Riciclaggio attraverso libretti “secondo e contorno” e “Ragù” / Nuovo rinvio a giudizio / Trasferiti e occultati circa 5 milioni di euro ritenuti di provenienza illecita /  Sotto accusa per omessa segnalazione anche notaio sammarinese

Antonio Fabbri 

Nuovo rinvio a giudizio per riciclaggio partito, ancora una volta, da libretti con nomi pittoreschi e sfociato nel trasferimento di azioni  di società come veicolo delle somme che, secondo l’accusa, erano di provenienza illecita. L’importo riciclato secondo l’accusa formulata dal Commissario della legge, Alberto Buriani, ammonta a quasi 5 milioni di euro. Ad essere rinviati a giudizio, a vario titolo, sono sei persone, cinque imprenditori e un avvocato, e una società.

Devono rispondere di riciclaggio i sammarinesi Armando, Alessandro e Francesco Calzolari, rispettivamente amministratore e soci apparenti della Air Group International Spa, e Massimo e Paolo Bernucci, amministratore e socio di fatto della stessa Air Group International Spa, società a sua volta a giudizio come persona giuridica.

Dovrà rispondere davanti al giudice, con l’accusa di omessa segnalazione antiriciclaggio, anche l’avvocato Achille Campagna. 

I fatti Al centro della vicenda contestata ci sono i membri della “ famiglia Icaro”, società italiana di aerotaxi, acronimo di Impresa Commerciale Aeronautica Romana Srl, dichiarata fallita nel luglio del 2006. 

Secondo l’accusa i soldi finiti sul Titano sono il frutto dell’appropriazione e distrazione di fondi stituzione di finanziamento soci e pagamento di beni e servizi offerti da società solo apparentemente terze rispetto ai Bernucci, ma in realtà agli stessi riconducibili, secondo l’accusa. 

Una parte di questi fondi è stata conferita tramite versamenti in contante o di assegni, su rapporti accesi presso banche sammarinesi intestati ai Bernucci. Successivamente questa provvista è finita su libretti al portatore aperti da Francesco e Armando Calzolari e poi su un mandato fiduciario. Anche in questo caso i libretti al portatore hanno nomi pittoreschi: “secondo e contorno”; “ragù” e “ fritto misto”.

In seguito parte dei fondi è stata usata anche per acquistare azioni di Asset Banca e per investimenti finanziari. Altre somme sono invece state
usate per costituire e finanziare la società sammarinese Air Group International Spa, appunto. Questa società, secondo l’accusa, era stata interposta per occultare i fondi di provenienza illecita versati formalmente nella stessa Spa dagli imputati sammarinesi che figuravano come soci e amministratori apparenti, ma nella realtà riconducibili ai Bernucci.

I passaggi di denaro e la retrocessione Il capo di accusa ricostruisce una serie di movimentazioni di denaro che partono dal 2006, anno dei primi versamenti, e arrivano fino al 2015, quando attraverso il trasferimento delle azioni della Air Group International da Francesco e Alessandro Calzolari, le somme sono state retrocesse con una finta vendita a Massimo Bernucci.

A curare con atto notarile la vendita fu l’avvocato Achille Campagna, che è accusato di avere redatto l’atto di cessione delle azioni per un prezzo simbolico di 2 euro, a fronte di un valore reale che, secondo l’accusa, era di 260mila euro. Una operazione che non venne segnalata, nonostante, secondo l’accusa, il sospetto di riciclaggio derivante dall’incongruenza del prezzo di cessione in relazione al valore reale delle azioni. Di qui l’imputazione, di cui deve rispondere il legale, per omessa segnalazione all’Aif che il notaio avrebbe dovuto effettuare in quanto soggetto designato ai fini antiriciclaggio.

Dal canto suo l’avvocato Achille Campagna afferma di avere agito con correttezza. “Si tratta di un atto notarile in cui secondo l’inquirente dovevo formulare la segnalazione antiriciclaggio. Penso di avere agito secondo le norme facendo le cose per bene compilando le schede di  adeguata verifica e verificando tramite word chec. Pertanto vado incontro al processo fiducioso”, afferma l’avvocato.

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