San Marino Oggi: Con l’autodenuncia, si evita il penale, e sanzioni scontate del 50% pari ad un costo totale intorno al 12% /
Verso un nuovo scudo italiano per
il rientro dei capitali dall’estero /
Mossa studiata per la Svizzera dove sono detenuti 120/180 miliardi italiani
L’Italia è già pronta per un nuovo scudo fiscale. Una proposta che mira al rientro dei capitali italiani detenuti all’estero, che non prevede il carcere e che avrà una tassazione intorno al 12%. Una mossa studiata principalmente per il rientro di capitali dalla Svizzera, dove dovrebbero esserci conti italiani per 120-180 miliardi di euro.
E c’è già un modello per la “regolarizzazione volontaria” di chi ha fondi all’estero non dichiarati al Fisco. L’Agenzia delle Entrate ci sta lavorando, insieme alla circolare esplicativa di un’altra circolare che ha riformato le norme sul monitoraggio fiscale e ha ridotto le sanzioni a carico di chi ha conti all’estero non dichiarati.
La riforma nasce per evitare una procedura di infrazione da parte
dell’Unione Europea nei confronti dell’Italia, che rischiava l’accusa di avere sanzioni eccessive in materia di beni all’estero non dichiarati. (…) Ora con la riforma di agosto è stata abolita la confisca e le sanzioni sono ridotte al 3-15% per le attività detenute in Stati white list (quei Paesi convenzionati che consentono scambi di informazioni) e al 6-30% per quelle detenute in Stati black list. Difficile capire in quale delle due liste rientrerà San Marino. Dal primo dell’anno dovrebbe partire lo scambio di informazioni, quindi il Titano dovrebbe essere considerato uno Stato da white list, ma senza un decreto del Mef, la Repubblica resta però in black list.
