San Marino Oggi: Truffa a Telecom Italia passa per il Titano: dopo gli arresti altre tre denunce
Le Guardia di Finanza di Monza è riuscita a individuare e denunciare i responsabili di un’organizzazione criminale accusata di evasione fiscale, esercizio abusivo dell’attività creditizia e truffa aggravata a danno di Telecom Italia. Si tratta di un imprenditore brianzolo (S.R. di anni 51), di un imprenditore della bergamasca (C.A. di anni 58), di sua moglie (S.C. di anni 54) e di un commercialista anch’egli brianzolo (G.S. di anni 44). Nell’ottobre 2011 i finanzieri avevano già arrestato un manager infedele di Telecom (G.R., milanese di 37 anni), un commercialista (S.S., anch`egli milanese di 48 anni) e di broker finanziario sammarinese (A.T., di 50 anni). Ad oggi, è stato accertato che il complesso sistema illecito ha prodotto una truffa ai danni di Telecom e un’evasione di imposta per decine di milioni di euro. L’Autorità Giudiziaria di Monza ha anche disposto il sequestro di beni destinati a confisca intestati all’imprenditore brianzolo (titoli, auto e una villa) per un totale di 1,5 milioni di euro. Le indagini erano partite dall’individuazione di alcuni finanziamenti erogati a società in crisi attraverso finte forniture in leasing di prodotti informatici (le Pen Paper Print da cui deriva il nome dell’operazione 3P): le società bisognose di liquidità avevano stipulato, infatti, falsi contratti di vendita con Teleleasing (società, all’epoca dei fatti, del gruppo Telecom). Ciò era stato possibile grazie alla complicità tra alcuni funzionari infedeli di Telecom, alcuni imprenditori che si erano improvvisati procacciatori d’affari, trovando aziende in difficoltà e un broker sammarinese che aveva gestito i passaggi dei capitali nella Repubblica di San Marino.
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