San Marino Oggi dedica diversi articoli alla vicenda Credito Sammarinese che ha portato all’arresto del direttore dr.
Valter Vendemini.
Commissariamento Cs, sindacati “Tutelare dipendenti e clienti” / Faraone verrà probabilmente sostituito già oggi da Banca centrale / Lavoratori temono per l’accordo con Rio de Janeiro
Ma a quali controlli doveva essere sottoposto Barbieri?
Cs, si punta a riaprire gli sportelli oggi stesso. Cambia anche il commissario / Perplessità del governo sulle nomine e l’auspicio che sia ripristinata la piena operatività al più presto. Altrimenti a rischio anche il sistema
Sempre più dubbi e si evidenzia un lungo braccio di ferro
Quel che sta emergendo sempre più chiaramente in tutta la vicenda è che il lungo braccio di ferro che sarebbe in corso da circa un anno tra Banca Centrale e il Credito
Sammarinese sfruttando la vicenda giudiziaria ha visto Bcsm cogliere l’occasione di commissariare la banca tanto che ieri il segretario alle Finanze Valentini ha appunto dichiarato che secondo Bcsm il commissariamento sarebbe comunque avvenuto. Nonostante il tribunale avesse dato ragione proprio al Cs di fatto impedendo l’azione di Bcsm. Anche perché visto che l’indagine riguarda un conto aperto presso l’istituto di credito solo con questa lettura si riuscirebbe al momento a dare una risposta al commissariamento anche della controllata Polis, la finanziaria del gruppo. Inoltre dopo pochi minuti dalla richiesta fatta dall’ispettore di Polizia la banca aveva già fornito tutta la documentazione. Invece si è proceduto alla clonazione di 40 computer. Messa addirittura in dubbio poi dal segretario Valentini in base alle informazioni fornite da Bcsm anche l’intenzione di acquisto della banca da parte del Banco di Rio de Janeiro, ma sull’argomento è attesa una dichiarazione nei prossimi giorni della proprietà del Credito Sammarinese. Rimangono i dubbi anche sul blocco dell’operatività che ha danneggiato l’intero comparto soprattutto delle piccole banche sammarinesi. Chiaro poi il messaggio lanciato dal segretario della Dc, Marco Gatti che ieri alla Dire ha dichiarato “deve prevalere la legge di mercato, la capacità di essere competitivi”. Dunque più che puntare a degli “accorpamenti tra banche sammarinesi” andrebbe favorito “l’investimento da parte di gruppi bancari esteri”. Anche perché, aggiunge, “gli interessati pare che ci siano, oltre al Banco di Rio de Janeiro”, che proprio nei giorni scorsi, secondo le dichiarazioni del presidente dell’istituto, Lucio Amati, avrebbe acquistato la maggioranza del Cs. Insomma tanti dubbi ancora attorno alla vicenda, anche perché, da quanto si apprende, sembra proprio che Barbieri avesse conti milionari in diverse banche italiane e nessuna risulterebbe al momento commissariata e nessun direttore sarebbe stato arrestato.
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ufficio Stampa Congresso di Stato
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dice il Governo, Agenzia Dire Torre 1
San Marino di N. Montebelli